Arrivano gli inediti di don Tonino Bello, il vescovo servo di Dio
di Angelica La Rosa
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ECCO GLI “ANTICORPI DI PACE”
Dal oggi, lunedì 30 maggio, è in libreria “Anticorpi di pace” (Edizioni San Paolo 2022, pp. 174, euro 15), di don Tonino Bello e Giancarlo Piccinni (con la prefazione del cardinale Marcello Semeraro). Si tratta di unna raccolta di pagine, biglietti, articoli e omelie, incontri e richieste di collaborazione, inediti di don Tonino Bello da cui, ancora una volta, si evince la sua passione cristiana per l’uomo qualunque, fragile e alla ricerca.
Sembra incredibile ma ogni pagina che don Tonino ha lasciato, a qualunque genere letterario appartenga, ha il medesimo sapore, riconoscibilissimo: quello che nasce e germina dal bisogno di guardare al mondo – a qualsiasi latitudine si trovi lo sguardo – con la medesima passione cristiana per l’uomo che cerca, per l’uomo che sta nel bisogno del bene.
E la lingua di don Tonino ha anche un’altra caratteristica, che lo accomuna ai grandi testimoni e profeti di ogni tempo, quella di attraversare gli anni e sembrare, comunque, attualissima. È quasi sconcertante, infatti – e questo libro lo testimonia –, rintracciare in pagine che risalgono a trent’anni fa e oltre, parole che sembrano redatte per l’oggi: perché la povertà, la guerra, la malattia non sono proprietà di un tempo lontano, ma ci scuotono ancora e sempre.
Accompagnano gli scritti di don Tonino alcuni testi redatti dall’attuale Presidente della Fondazione che porta il suo nome: in essi, l’attualità del vescovo di Molfetta viene evidenziata ulteriormente, mentre si fa memoria degli affetti di questo “amico” che tutti avrebbero voluto avere.
In un biglietto senza data ritrovato don Tonino Bello scrive: “È una recidiva preoccupante. Si pensava che fossero maturati nell’organismo mondiale degli anticorpi così forti contro il “mal di guerra”, che non avremmo sentito parlare di violenza armata… Invece, eccoci in una più tragica ricaduta…”.
Don Tonino (così amava firmarsi e così tutti affettuosamente chiamavano mons. Antonio Bello) nacque ad Alessano (Lecce) nel 1935. Ordinato sacerdote nel 1957, fu educatore in seminario e parroco. Nel 1982 divenne vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Campione del dialogo, costruttore infaticabile di pace, dal 1985 presidente nazionale del movimento “Pax Christi”, fu pastore mite e protettore dei poveri, degli immigrati e degli ultimi, che ospitò anche in casa sua. Colpito da male incurabile, visse il suo calvario facendone un “luminoso poema”. Morì il 20 aprile 1993.
Il cardiologo Giancarlo Piccinni, è stato alunno di don Tonino Bello ed è tra i promotori della Fondazione intitolata al Servo di Dio (che pubblica la rivista “Il Grembiule”), ricoprendo in seguito il ruolo di Segretario, di Vicepresidente e, dal gennaio 2010 a oggi, di Presidente.