“Con Zuppi più forte il legame tra Chiesa italiana e imprenditoria etica”
di Angelica La Rosa
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BENEDETTO DELLE SITE, PRESIDENTE NAZIONALE DEL MOVIMENTO GIOVANI DELL’UCID (UNIONE CRISTIANA IMPRENDITORI DIRIGENTI): “LA NOMINA DEL CARD. ZUPPI A PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA CI RIEMPIE DI GIOIA: CONOSCE I PROBLEMI ECONOMICI E DEL MONDO DELL’IMPRESA“
“Come giovani imprenditori e dirigenti d’azienda cattolici, la notizia della nomina del Cardinale Matteo Maria Zuppi a Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ci riempie di gioia e accende i noi molte speranze: non solo per la profonda umanità e spiritualità della persona, ma anche per la sua leadership di pace e la conoscenza dei problemi economici e del mondo dell’impresa”.
Lo afferma Benedetto Delle Site, Presidente nazionale del Movimento Giovani dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), associazione che in Italia dal 1947 rappresenta i manager e i “capitani d’impresa” i quali ispirano la propria azione ai principi della Dottrina sociale della Chiesa.
“Il Card. Zuppi – sottolinea il leader dei giovani imprenditori cattolici – è da alcuni anni come Vescovo il protagonista di uno straordinario laboratorio di imprenditoria cristianamente ispirata ed orientata, cioè la FAAC, che vede l’Arcidiocesi bolognese come azionista unico di un’eccellenza italiana, distintasi non solo per gli innumerevoli successi aziendali ma anche per le buone prassi nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa attraverso la destinazione dei profitti in innumerevoli opere di bene a Bologna e in tutto il mondo. Il Card. Zuppi sa, perché lo ha vissuto a Bologna, quanto bene può fare un’impresa con una guida sensibile ed illuminata al mondo che la circonda”.
“Proprio lo scorso 26 marzo – conclude Delle Site –, il Movimento Giovani dell’UCID ha svolto il ritiro spirituale nazionale a Bologna ed è stato proprio l’Arcivescovo Zuppi ad aprirci le porte degli stabilimenti della FAAC ed a sottoscrivere come primo firmatario il nostro Manifesto dell’impresa etica: con Zuppi siamo certi che la CEI darà più attenzione e voce in capitolo agli imprenditori, che tanto oggi possono fare nella corresponsabile promozione del bene comune e nella difesa dei più deboli e perfino della pace internazionale, così minacciata dai venti di guerra che attraversano l’Europa”.