Le contraddizioni del Nobel che vuole incrementare la censura sui social
a cura di Angelica La Rosa
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LE SCONFORTANTI AFFERMAZIONI DI MARIA RESSA, PREMIO NOBEL PER LA PACE 2021
Maria Ressa, classe 1963, è una giornalista filippina naturalizzata statunitense. Cofondatrice del sito giornalistico Rappler, nel 2021 è stata insignita del premio Nobel per la pace insieme al giornalista russo Dmitrij Muratov, per “il loro sforzo nel salvaguardare la libertà di espressione, una precondizione per la democrazia e la pace duratura“.
Fra le discutibili e unilaterali prese di posizioni della Ressa, spicca quella che, recentemente, ha riguardato il presidente dell’Ucraina Zelensky, definito l'”uomo [che] ha galvanizzato il mondo libero. Avere dei modelli a cui ispirarsi è fondamentale per la natura umana“.
“Credevo che il punto più basso della storia del Nobel per la pace fosse stato raggiunto con il conferimento del premio al guerrafondaio Barack Obama, premiato soltanto in virtù del colore della pelle, prima di mettere a ferro e fuoco o destabilizzare mezzo mondo (Libia, Siria, primavere arabe, golpe ucraino, eccetera). Bisogna dire che il premio Nobel del 2021, la filippina Maria Ressa, ex giornalista CNN (ha trascorso quasi due decenni lavorando come reporter investigativo nel sud-est asiatico per il canale All news statunitense) intervistata l’altro ieri dal Corriere, non è certo da meno, in quanto a manipolazione della realtà“, ha commentato in proposito il filosofo Martino Mora.
“I governi devono mettere deiguard rail sulle piattaforme” social, perché “i leader populisti usano i social per spargere menzogna e distruggere gli avversari, e una volta eletti erodono la democrazia dall’interno“, ha rilanciato la giornalista.
“La poveretta non solo chiede ai social media di incrementare la censura, ma sostiene che ‘il populismo’ sia il grande pericolo per la democrazia. Lo scandalo non è per lei l’unanimismo mediatico propagandistico da New York a Praga, ma che nei social appaiono ancora parere difformi. E’ pazzesco. Abbiamo democrazie liberali che sono ormai governate direttamente da uomini della finanza, come Draghi e Macron, oppure da loro burattini alla Biden. Abbiamo una plutocrazia capitalista che ha comprato il mondo intero, che controlla col denaro praticamente tutto, ma il problema sono ‘i populisti’“, obietta in proposito il prof. Mora.
“Stranamente la Ressa non cita i no vax ma immagino che li consideri un sottoprodotto del populismo che la ossessiona. Capito? Non l’immenso e scandaloso potere dei ‘mercati finanziari’ rappresenta il pericolo per la libertà autentica, bensì ‘i populisti’. Se il mondo va alla rovina è colpa del ‘populismo’, non di chi comanda la classe politica occidentale come le marionette, e lo fa solo in virtù del suo immenso potere economico. Ovviamente la Ressa, vecchia volpe che per vent’anni ha lavorato per la CNN, non è una povera ingenua indottrinata, un’anima candida che non conosce il sistema, ma mente sapendo bene di mentire. E’ consapevole marionetta del capitale. E quindi merita il Nobel per la Pace, ormai Nobel per la Menzogna“, ha concluso Mora.