Negli Usa si avvicina la liberazione dalla piaga dell’aborto. E da noi?
di Pietro Licciardi
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IL 21 MAGGIO A ROMA “SCEGLIAMO LA VITA”. CONTRO EUTANASIA E ABORTO PERCHE’ ANCHE IN ITALIA ARRIVI IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE
Nei giorni scorsi è giunta dagli Stati Uniti la notizia, riportata anche da InFormazione cattolica, che la Corte suprema sta pensando di ribaltare la storica sentenza – Roe vs Wade – che nel 1973 legalizzò in quel paese la pratica dell’aborto. Una sentenza controversa alla quale si arrivò grazie all’inganno e che, come avvenuto in Italia e ovunque sono entrate in vigore leggi infami che hanno reso legale l’omicidio dei bambini concepiti, è stata causa di una tremenda strage di innocenti, portando dolore e depressione in innumerevoli donne, talvolta arrivate al suicidio, alla sterilità, alla perdita della salute fisica e mentale. Quasi 45 milioni si calcola siano state le famiglie americane toccate dall’aborto.
Triste che subito dopo esser trapelatala bozza del parere espresso dalla massima istanza giudiziaria statunitense proprio Joe Biden, il presidente che passa per essere un cattolico si sia affrettato a scendere in campo per chiedere al Congresso una legge che codifichi il “diritto” all’aborto indipendentemente dalla decisione della Corte Suprema ma ormai sappiamo bene di che pasta sono certi “cattolici adulti”: devoti la domenica a messa e atei il resto della settimana.
A noi interessa invece costatare ancora una volta la potenza della preghiera e della testimonianza. Da quando infatti l’aborto è diventato legale non è mai cessata la mobilitazione degli americani per porre fine ad una mattanza di innocenti che ha causato infinite sofferenze pure alle donne, lasciate sole alle prese con un “diritto” che spesso porta con sé depressione, sterilità, perdita della salute fisica e mentale, sensi di colpa e in molti casi la morte in seguito alle complicanze post intervento.
Senza le preghiere davanti alle cliniche, le marce, l’opera di convincimento paziente e discreta e soprattutto la vicinanza morale e materiale alle donne che hanno abortito o che volevano farlo e che per le attiviste “pro choce” non sono altro che “massa” anonima da usare per le proprie astratte battaglie da radical chic, il mondo non avrebbe visto un presidente – Donald Trump – marciare a fianco di più di centomila persone nel freddo glaciale di Washington nel gennaio 2020 e non si sarebbe giunti ad un passo dal ribaltare la sentenza.
A volerla dire tutta sembra proprio che il tempo concesso da Dio a Satana per tentare e perdere l’umanità stia per scadere e che gli uomini, e le donne, stiano cominciando a rinsavire.
Quante sciagure si sono abbattute sul mondo a causa dell’orrendo omicidio di milioni di anime innocenti? Quali grazie potremo ricevere se anche noi in Italia seguissimo con maggior energia e lena l’esempio dell’America, smascherando le menzogne dei sinistri dispensatori di morte?
Il 21 maggio a Roma si terrà la manifestazione “Scegliamo la Vita” convocata da 100 tra enti e associazioni di tutta Italia che inizierà alle ore 14 in Piazza della Repubblica per concludersi al termine del corteo in Piazza Madonna di Loreto, accanto all’Altare della Patria. Partecipiamo numerosi e compatti e forse ci risparmieremo il nuovo abominio dell’eutanasia e affretteremo l’arrivo di quel bellissimo giorno in cui ci libereremo dalla piaga dell’aborto legale. (per aderire scrivere a info@manifestazioneperlavita.it).