La guerra la inizia uno, ma per finirla bisogna essere in due. E l’altro non è Zelensky…
di Diego Torre
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FINALMENTE L’ONU SI È ACCORTA CHE C’È UNA GUERRA IN UCRAINA!
Finalmente l’ONU si è accorta che c’è una guerra in Ucraina! Certo, ci ha messo due mesi; ma meglio tardi che mai. Eppure la pentola ucraina ribolle da 8 anni! L’ONU è stata creata dopo la seconda guerra mondiale per “prevenire” possibili conflitti fra i popoli, e oggi dovrebbe rappresentare la gran maggioranza degli stati del mondo. Il suo costo annuale è di circa ai 50 miliardi di dollari, coperti per il 22 per cento dagli Stati Uniti. L’Italia sborsa poco meno di un miliardo.
Nella guerra in corso in Ucraina il solo negoziato intavolato è quello voluto dalle parti in guerra e i mediatori che ci hanno provato sono Turchia, Egitto ed Israele. Brilla l’Europa per la sua assenza. Del resto, essendosi subito appiattita, con sanzioni ed invio di armi, sulle posizioni di Biden, non è in grado di porsi come mediatrice di alcunché.
Il segretario generale dell’ONU, il socialista portoghese António Guterres, già presidente dell’Internazionale Socialista, dopo 62 giorni di guerra, con la sua aria dimessa da buon impiegato, si è recato finalmente a Mosca a parlare con Putin e poi a Kiev per incontrare Zelensky. Il suo compito è essenzialmente diplomatico, oltre a quello di dirigere l’imponente apparato burocratico dell’organizzazione, forte di 37.000 dipendenti molto ben pagati. Egli esegue le indicazioni dell’Assemblea generale e del Consiglio di sicurezza. Ma che c’è andato a fare?
Dei colloqui e dei loro esiti poco si sa, ma intorno ad essi due dichiarazioni del segretario generale fanno riflettere. «La guerra non finirà con le riunioni. La guerra finirà quando la Federazione Russa deciderà di finirla e quando ci sarà, dopo un cessate il fuoco, la possibilità di un accordo politico serio», ha detto in un’intervista con la CNN.
Ha dimenticato che, se la guerra la inizia uno, per finirla bisogna essere in due (se sono ancora vivi). E l’altro non è Zelensky, ma Biden che continua a mandare armi al suo “fiduciario” in Ucraina con l’entusiasta consenso e concorso degli stati europei e che ha appena convocato tutti i suoi “alleati” sparsi per il mondo a Ramstein, proprio per fare un bel consiglio di guerra. La stessa Germania ha deciso di inviare i suoi panzer in Ucraina; l’ultima volta avvenne nel 1941.
Del Consiglio di sicurezza dell’Onu Guterres ha detto che “non è riuscito a prevenire e a porre fine” alla guerra e questo è “fonte di grande delusione, frustrazione e rabbia”. W la sincerità! Ma considerato tutto ciò, non sarebbe il caso di sbaraccare l’ONU e con i soldi così risparmiati pagare i danni di questa folle e pericolosa guerra, cominciando dal sostegno ai profughi?
Il generale Charles de Gaulle, campione di realismo politico, riteneva l’organizzazione un “machin“, un “aggeggio“, dalla dubbia utilità alla causa della pace nel mondo. Aveva ragione.