L’Italia dei “pacifinti”
di Maria Bigazzi
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IERI TUTTI PACIFISTI E CONTRO LE INGIUSTIZIE, OGGI TUTTI PER LE ARMI E PER LA GHETTIZZAZIONE DEI CONCITTADINI, CON LA CERTEZZA DI ESSERE NEL GIUSTO E DI NON SBAGLIARE MAI
C’è un governo in Italia che nessuno ha voluto (la democrazia è ormai solo una vecchia storiella a cui credono in pochi), che sostiene e legalizza soprusi nel suo Paese; che invia armi a gruppi neonazisti e sostiene incapaci e guerrafondai a capo di una Nazione che sta pagando in vite umane, alimentando così guerra e morti; che non ha fatto nulla per cercare assieme all’Europa una via diplomatica e un compromesso al fine di evitare il conflitto, ma al soldo dell’America (che intanto continua a gettare benzina sul fuoco nel silenzio dei media), si rende complice di misure e sanzioni punitive solo per il nostro Paese e non certo per i belligeranti.
Non solo, stiamo parlando di un governo che sta portando l’Italia allo sfacelo; che non ha mai fatto nulla per il Paese, se non rovinarlo e far pesare tutto sulle spalle dei cittadini, macchiandosi di molteplici crimini nel plauso di molti. L’elenco dovrebbe continuare ancora, ma forse non basterebbe lo spazio…
Eppure a questo governo molti rendono omaggio e ne traggono in qualche modo profitto cambiando orientamento in base alla convenienza. Ieri tutti pacifisti e contro le ingiustizie, oggi tutti per le armi e per la ghettizzazione dei concittadini, con la certezza di essere nel giusto e di non sbagliare mai.
E in tutto questo vediamo, come anche nell’era del virus, l’ipocrisia di molti, gli sproloqui di altri, i talk show in cui si discute inutilmente mentre si mostrano senza più alcun rispetto immagini di morti e feriti, portando ogni evento terra a terra, come se si parlasse di una partita di calcio seduti sulla propria poltrona in pelle.
Intanto ci viene chiesto di scegliere tra lo spegnere il condizionatore e il termosifone o la pace, da chi certamente non rinuncerà a nessuno dei due e ha già portato il Paese palesemente in guerra. Una guerra che pagheranno i cittadini, come sempre, che si troveranno in gravi situazioni di povertà e con la spada appesa sulla testa di un conflitto che contende due grandi Nazioni.
Il tempo porterà i suoi frutti e purtroppo saranno amari per tutti.
Questa è l’Italia del 2022, un Paese ormai invivibile capitanato da chi non si fa scrupoli e non pensa alla vita delle persone.
Una Nazione che apre sempre più le porte alla cultura della morte e che raccoglie i frutti seminati.
Ma è anche il mondo del 2022, carico di sofferenza e ingiustizie.
Il dolore di vedere innocenti pagare con la vita le scelte scellerate dei Paesi, bambini sofferenti e molti abbandonati, come i figli dell’orrenda pratica dell’utero in affitto di cui l’Ucraina è una delle sedi più importanti di tale scempio, dove figli di “nessuno” considerati mera merce, attendono i compratori, cominciando la loro esistenza in un clima di guerra e odio che li accompagnerà tutta la vita.
Lungo la storia ci sono stati grandi uomini e grandi santi che hanno dato il loro esempio per costruire una società e una politica giusta e a favore della valorizzazione e dignità dell’uomo, ma la sete di potere e di sostituirsi a Dio continua a portare solo distruzione e morte.
Solo Dio è la Via, Verità e Vita. Preghiamo che molti accolgano la Sua chiamata per risollevare e guidare con giustizia le sorti della società.