La disastrosa “gita” di Biden in Europa

La disastrosa “gita” di Biden in Europa

di Diego Torre

MA IN CHE MANI È L’OCCIDENTE? QUEST’UOMO NE SAREBBE IL “COMANDANTE IN CAPO”? E GLI GLI ESPONENTI DELL’UNIONE EUROPEA? SOLTANTO COMPARSE OSSEQUIENTI…

La visita di Biden in Polonia è stata rivelatrice di grandi verità . Abbiamo infatti appreso dal presidente USA che Putin è “un macellaio”, un «dittatore che non può restare al potere». Il mite Joe avrà preso lezioni dal capo della nostra diplomazia, il ministro degli esteri Di Maio, che ha definito Putin peggio di un animale. L’indomani però, sia il portavoce della Casa Bianca che il ministro degli esteri USA, hanno dovuto “ridimensionare”  il loro capo.

Il quale certamente avrà preso da Gigino anche lezioni di geografia. Ai primi di marzo infatti nel discorso sullo Stato dell’Unione, nel quale ha parlato della guerra in corso,  ha scambiato il popolo ucraino con quello iraniano. Succede! Succede soprattutto al mitico Joe che di gaffes ne colleziona a profusione.

Queste dichiarazioni trovato la pronta riposta russa “è un insulto”“Non spetta a Biden decidere chi governa in Russia. E’ solo una scelta dei cittadini della Federazione Russa”. Non l’avremmo mai immaginato! Ma si sa, i russi non hanno una grandissima fantasia. Quella che avevano è stata rottamata da 70 anni di plumbeo grigiore comunista.

“Non abbiate paura” ha detto inoltre Biden, citando Giovanni Paolo II nella sua prima omelia da Papa del 22 ottobre 1978. Disse allora il santo pontefice: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!”.

Cosa c’entri con la cultura western ostentata dal “mite” Joe o con il conflitto in corso non si capisce, ma forse lo stesso presidente non se ne sarà accorto, preso com’era dalla continuazione del discorso e dagli applausi dei guerrieri aviotrasportati a stelle e strisce. I classici cavoli a merenda! Ma per questa strana “appropriazione indebita” non si sa di proteste cattoliche, come invece è avvenuto per Putin quando si è permesso di citare il Vangelo nel suo recente comizio allo stadio di Mosca.

La seconda rivelazione di Biden è che Occidente e NATO hanno ricevuto una massiccia dose di testosterone e sono più gagliardi che mai grazie all’inaspettata (?) sfida del tiranno russo che ha fatto in Ucraina la sua “operazione militare speciale”, come la chiama lui. E qui ha perfettamente ragione. A tale impegno infatti l’amministrazione americana e i governi europei si stanno dedicando con grande zelo e Putin ha fatto il loro gioco. E ha voglia Papa Francesco di ritenere “una pazzia” la decisione di aumentare le spese militari! Ha voglia di ricordare che la risposta “non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo ormai globalizzato… un modo diverso di impostare le relazioni internazionali”. Silenziato anche lui dalla stampa italiana che conta!

Con simili dichiarazioni del grande capo americano, che seguono a quelle di “dittatore omicida, un delinquente allo stato puro” e di “criminale di guerra”, la pace si è avvicinata a passi da gigante (o no?). E si sa che la pace è l’obiettivo della presidenza degli Stati Uniti (o no?)… che oltretutto, grazie a questa guerra, ci venderà il suo gas al posto di quello russo, ad un prezzo ovviamente molto maggiore, come i governi europei hanno già deciso con entusiasmo.

Un effetto indiretto è stato invece il lavacro lustrale della Polonia, che divenuto alleato chiave in questa contingenza, vede cadere nel dimenticatoio le accuse europee relative al respingimento dei migranti, alla minacciata indipendenza della magistratura e dei media, alla sua opposizione all’aborto e soprattutto all’orribile omofobia. Biden infatti ha incontrato il presidente polacco, Andrzej Duda, e ha evocato i “profondi legami” tra Usa e Polonia(“un alleato serio”). Ciò che più  «ci unisce sono i valori comuni come la libertà. La vostra libertà è la nostra», ha proclamato l’illustre visitatore. E dopo una simile battesimo di democrazia, per un bel po’ non sentiremo più lanciare da Bruxelles contro la Polonia, per la sua politica interna. … all’incirca le stesse accuse che vengono fatte invece alla Russia.

Ma in che mani è l’Occidente? Quest’uomo ne sarebbe il “Comandante in capo”? E gli esponenti dell’Unione europea? Soltanto comparse ossequienti, obbedienti e paganti.

 

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