L’on. Vito Comencini (Lega): “in Donbass vivono in guerra dal 2014, con migliaia di vittime”
di Angelica La Rosa
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IL DEPUTATO DELLA LEGA VITO COMENCINI: “LE SANZIONI ALLA RUSSIA PROVOCHERANNO PESANTI RIPERCUSSIONI SULLE FAMIGLIE ITALIANE E SULLE AZIENDE. ANCHE L’ITALIA GARANTISCA IL PROPRIO IMPEGNO AFFINCHÉ SI POSSA RAGGIUNGERE QUANTO PRIMA UNA SOLUZIONE DIPLOMATICA PER ARRIVARE ALLA PACE”
“Le sanzioni alla Russia provocheranno pesanti ripercussioni sulle famiglie italiane e sulle aziende. Anche l’Italia garantisca il proprio impegno affinché si possa raggiungere quanto prima una soluzione diplomatica per arrivare alla pace”. Lo afferma il deputato della Lega Vito Comencini, che rientra in Italia dopo un viaggio a San Pietroburgo. “Il soggiorno era già programmato da alcuni mesi. Con l’occasione ho ripreso i contatti con gli amici di Rostov sul Don, città di confine con il Donbass, ma anche di Donetsck e Lugansk”.
Persone che, ricorda Comencini, “vivono in guerra dal 2014, colpevoli di chiedere che vengano riconosciute le loro istanze. Civili che, come tutti noi, desiderano più di ogni altra cosa la pace in quella terra così martoriata, che ha visto migliaia e migliaia di vittime in questi anni. Si tratta di una zona in cui sono stato due volte e che ho conosciuto molto da vicino. Ho visto con i miei occhi la distruzione ed ho sentito il rumore delle bombe sul fronte. Raggiungere quei territori è molto complicato, soprattutto per motivi di sicurezza, quindi nel frattempo ho messo in atto alcuni gesti di solidarietà a San Pietroburgo, portando alcuni aiuti presso uno dei centri di raccolta di beni di prima necessità per il Donbass. Ho inoltre conosciuto, insieme al deputato della Duma Vitaly Milanov, alcuni rifugiati fuggiti dal Donbass e accolti nella città russa (nella foto sotto). Un incontro molto toccante. Mi hanno raccontato la loro tragica storia e quella della loro terra. Nei loro occhi ho visto la disperata speranza che il conflitto possa terminare al più presto e che possano essere riconosciute le istanze del loro popolo”.
Comencini conclude: “Le sanzioni finiranno con l’avere dei pesanti effetti sulla nostra economia. In questo momento ho una doppia preoccupazione: quello che sta accadendo in Ucraina e le ripercussioni che il conflitto avrà sul nostro Paese. Una volta rientrato in Italia mi confronterò con i miei colleghi sulle azioni da mettere in atto, a tutti i livelli istituzionali, per far fronte a questa gravissima emergenza che colpirà le nostre famiglie e le aziende”.