Imperialista per aborti e “diritti” gay: Biden minaccia un altro Stato sovrano
di Angelica La Rosa
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DOVE SONO GLI APPELLI ALLA NON INTERFERENZA E ALLA “NEUTRALITÀ” QUANDO WASHINGTON CERCA DI COSTRINGERE I GOVERNI STRANIERI A PROMUOVERE L’ABORTO E L’AGENDA GAY?
L’amministrazione “progressista” dello pseudo-cattolico Joe Biden sta cercando di costringere altre nazioni a cambiare le leggi sull’aborto e sull’omosessualismo.
Adesso è il turno della Repubblica Dominicana – stato composto per quasi il 70% da cristiani, di cui due terzi sono cattolici romani – dove il vescovo cattolico Victor Masalles ha afferma che ai legislatori è stato detto che dovranno affrontare sanzioni diplomatiche, inclusa la perdita dei visti, se non cambiano le leggi a favore della vita attualmente in vigore nella nazione caraibica.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, infatti, sta facendo pressioni sui legislatori dominicani per rendere più disponibile l’aborto e per promuovere “l’agenda gay” in modo più aggressivo.
In una recente lettera la Casa Bianca ha ordinato la punizione dei governi stranieri che non riescono a “proteggere le persone LGBTQI+” da quella che l’Amministrazione Biden chiama discriminazione. Per i Democratici al governo degli Usa sarebbero discriminatori sia il rifiuto di consentire l’adozione gay che il diniego di legalizzare il ‘matrimonio’ tra persone dello stesso sesso. Ancora, pensano che la “non discriminazione” includa anche il costringere le donne vere a condividere docce, servizi igienici, carceri e rifugi per violenza domestica con uomini che dicono di sentirsi donne.
“Il Congresso deve agire per impedire al Dipartimento di Stato di agire come se fosse una costola della multinazionale degli aborti Planned Parenthood e della sua presunta ‘Campagna per i diritti umani’. Questa ipocrisia deve finire“, ha dichiarato la dottoressa Jennifer Roback Morse, presidente dello statunitense Ruth Institute.
“La politica dell’amministrazione Biden va contro la legge statunitense“, ha denunciato la Morse. “L’emendamento Siljander alla legge sugli stanziamenti del Dipartimento di Stato, approvato nel 1981 e rinnovato ogni anno da allora, proibisce al Dipartimento di finanziare gruppi che fanno pressioni a favore o contro le leggi straniere sull’aborto“.
Secondo la Morse quello che si nota “è lo Stato Sessuale al lavoro. L’amministrazione Biden è il braccio armato della Rivoluzione sessuale. Qualunque cosa vogliano Planned Parenthood e le lobbies gay la Casa Bianca deve obbedire, nonostante la maggioranza sostanziale del popolo americano (e di quello della Repubblica Dominicana) si oppone. Dove sono gli appelli alla non interferenza e alla ‘neutralità’ quando Washington cerca di costringere i governi stranieri a promuovere l’aborto e promuovere l’agenda gay?“.