Dall'”appiattire la curva” allo smantellamento della catena di approvvigionamento

Dall'”appiattire la curva” allo smantellamento della catena di approvvigionamento

di Lorenzo Capellini Mion

STIAMO ASSISTENDO AD UN “SUICIDIO DI MASSA” E NON SI CAPISCE COME LA GENTE NON LO RIESCA A VEDERE… ANCHE SE MOLTI SONO OCCUPATI A VERSARE BOTTIGLIE DI VODKA RUSSA NEL WATER

L’Unione Europea è il terzo maggior consumatore di mais del mondo e ogni anno importa la grande maggioranza di quello di cui abbisogna dall’Ucraina, mentre la Russia è il più grande esportatore del mondo di grano.

Facendo notare che in soli 10 anni la produzione italiana di mais è calata di un terzo uno dovrebbe, per esempio, domandarsi dove si andranno a prendere le forniture già da quest’anno, con i porti del Mar Nero che vengono chiusi.

Sempre che siano disponibili in misura sufficiente, gli allevatori non so proprio come se la caveranno. Ma se te lo domandi potresti essere accusato di “intelligenza con il nemico”.

Sempre in tema allevatorio, l’eurodeputato tedesco dei Verdi Martin Häusling ha suggerito che l’UE dovrebbe sfruttare l’interruzione del commercio ucraino per cambiare il suo modello agricolo incentrato sugli animali: “Possiamo permetterci di usare il 70% dei nostri cereali per maiali e pollame? Dobbiamo pensare a costruire un sistema agricolo sostenibile”. Il che suona come una sentenza di morte per interi settori, l’elenco sarebbe lungo.

Ma non è solo Ucraina/Russia. A causa delle avverse condizioni meteorologiche in Brasile, che esporta il 44% della fornitura globale di semi di soia, le navi restano ferme in attesa a causa del ritardo nella raccolta. Oltre al meteo c’è il problema gigantesco dei fertilizzanti, con la Bayer che ha dichiarato la causa di forza maggiore negli Stati Uniti non ci sono molte alternative.

Nel frattempo la Maersk, la più grande compagnia di trasporto al mondo, ha sospeso tutte le spedizioni di container da e per la Russia. Non si tratta solo di “sanzioni” che spesso per altro colpiscono più chi le impone di chi le subisce; questo è il completo smantellamento della catena di approvvigionamento globale con politiche ancora più folli di quelle adottate per “appiattire la curva”, i quindici giorni più lunghi della storia.

Stiamo assistendo ad un suicidio rituale di massa e non capisco come la gente non lo riesca a vedere anche se molti sono occupati a versare bottiglie di vodka russa nel water. Sarà meglio capire alla svelta che non è una guerra tra nazioni. È una guerra contro tutte le persone del mondo.

P.s. Le previsioni sulla popolazione che vedrebbero enormi perdite nei paesi occidentali, mentre quella di Russia/Cina/India rimarrebbero invariate, potrebbero avere perfettamente senso…

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