L’attualità dei pastorelli di Fatima
di Piera Di Girolamo
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OCCORRE UNA LETTURA ATTENTA DELLA LORO VITA IN CUI, LA VERGINE MARIA, È STATA MAESTRA E GUIDA PER IL LORO PERCORSO SPIRITUALE
Se penso ai Pastorelli di Fatima mi viene subito in mente il passo del Vangelo di Matteo in cui Gesù dice: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli».
I bambini sono i prediletti da Gesù, sono coloro che fanno felice il Suo Cuore. Spesso sono proprio loro che Dio sceglie per rivelarsi. La storia della Chiesa e dei santi ci presenta tantissimi bambini che hanno avuto il “privilegio” di avere delle apparizioni di Gesù, della Madonna, di Angeli. La ricchezza spirituale che grazie a loro è giunta a noi è immensa e la loro stessa vita è modello a cui guardare per camminare sulla via della santità. I tre Pastorelli erano dei bambini normali, vivevano nella semplicità e ognuno di loro aveva una propria indole e inclinazioni naturali diverse. Ma dal momento in cui cominciano a ricevere le visite dell’Angelo e poi, in seguito le sei apparizioni della Madonna, essi cominciano un cammino di trasformazione che li porterà a orientare la loro vita verso il progetto che la Madonna gradualmente presentava alla loro attenzione. Intuiscono di avere una missione da compiere, un messaggio da comunicare al mondo.
Pur comprendendo di essere stati scelti per qualcosa di grande il loro cuore non si inorgoglisce. Si aprono, invece, al mistero che si compie dinanzi ai loro occhi, accogliendo le direttive che la Vergine Maria affida loro perché il mondo conosca quanto Ella ha a cuore i Suoi figli e quanto desidera che siano tutti salvi. I tre bambini guidati da Maria imparano a pregare, imparano a offrire, a riparare per la conversione dei peccatori. La loro fede cresce a tal punto da sopportare persecuzioni, minacce e ogni genere di contrarietà. La perseveranza nel mantenersi fedeli al dono ricevuto, non rivelando i segreti che erano stati loro affidati, li spinge fino all’eroismo preferendo la morte piuttosto che disobbedire alla Vergine Maria. Morte alla quale sfuggono perché verranno poi liberati dalla prigione in cui erano stati rinchiusi. Avevano superato una grande prova, erano rimasti fedeli e il loro cammino di santità continua fino a renderli coraggiosi nell’affrontare la malattia.
Giacinta e Francesco si ammalano di spagnola e morirono in tenera età offrendo tutta la loro sofferenza per la conversione dei peccatori. Per Lucia, invece, c’è una missione da portare avanti: far conoscere e amare Maria e diffondere nel mondo la devozione al Suo Cuore Immacolato. La sua sarà una vita lunga e intensa, ricca di altre rivelazioni che la Madonna le farà perché giunga al mondo il messaggio di Speranza per ogni uomo: «Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà».
Oggi per tutti noi risuonano forti queste parole della Vergine. In un tempo in cui sembra che il mondo stia andando a pezzi, che sembra che il demonio regni sovrano sulla terra, abbiamo bisogno di accogliere le parole rassicuranti della nostra Mamma Celeste. Ci scaldano il cuore, ci danno pace, ci infondono coraggio per non mollare, per credere che il Bene trionferà, che il Male sarà sconfitto e che Dio non ci abbandona.
Per imparare a diventare bambini i Pastorelli ci siano di esempio. A loro chiediamo l’intercessione presso Dio perché anche noi possiamo, passo dopo passo, lasciarci trasformare da Gesù, purificando il nostro cuore, e, sorretti dalla grazia, possiamo vivere una vita autenticamente cristiana. A Lei, la Vergine Maria e al Suo Cuore Immacolato, affidiamo noi stessi, le nostre famiglie e l’intera umanità perché presto la Sua promessa si realizzi e venga un tempo di pace sul mondo intero.