Il valore della famiglia nel mondo contemporaneo
di Enzo Vitale
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È DISPONIBILE, IN LIBRERIA E ON LINE, IL TESTO A CURA DELLA PROF.SSA GIORGIA BRAMBILLA, CHE METTE A TEMA LA FAMIGLIA ANALIZZANDOLA DAL PUNTO DI VISTA TEOLOGICO, FILOSOFICO, BIOETICO, RELIGIOSO, PEDAGOGICO E PSICOLOGICO
Quando devi presentare un testo, la cosa più difficile è centrare il nocciolo, il cuore. Se poi hai davanti un testo scritto a più mani e che ha come obiettivo quello di aiutare a riflettere su un tema specifico, bisogna riuscire ad afferrare il filo che tiene legati i contributi di tutti gli autori.
Il testo curato dalla prof.ssa Giorgia Brambilla dal suggestivo titolo Come olio di nardo. Il valore della famiglia nel mondo contemporaneo edito dalla If-Press (pp. 528, € 30) è venuto alla luce grazie alla collaborazione di docenti dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ed altri esperti coinvolti: quattro sezioni (filosofia e sociologia, teologia e scienze religiose, vita e bioetica, psicologia e pedagogia) con la Prefazione del prof. Stanisław Grygiel e un Invito alla lettura di Giovanna Abbagnara per un totale di 19 contributi (sebbene tecnicamente non rientrino nei “contributi”, sono certamente interessanti – e, quindi, da segnalare! – sia la Prefazione che l’Invito alla lettura).
A prima vista, trattare di un tema così “quotidiano” come può essere la famiglia, sembra molto semplice. Ma – e qui ci si scontra con la realtà – se vuoi parlare di qualcosa che dai per scontato, la prima constatazione che, inevitabilmente, ti salta agli occhi è che non è semplice.
Tutti nasciamo, cresciamo, ci formiamo, all’interno di una famiglia, nonostante le differenze che possono, in qualche modo, mostrarsi nelle storie di ognuno. Ciò nonostante, non tutti fanno esperienza dello stesso concetto di famiglia: ecco, allora, la prima e più profonda difficoltà. Una difficoltà che sta nel definire, nel mettere i paletti sul “che cosa” stiamo cercando di spiegare.
Il concetto “scontato” di famiglia è uno di quelli più confusi e, di conseguenza, messo in discussione. È anche questo punto di vista (che potremmo definire “negativo”) che spinge al perché sia necessario approfondire e scrivere ancora sul tema.
Abbiamo definito il titolo suggestivo: perché? Chi ha un pochino di “confidenza” col Nuovo Testamento ricorderà che si parla del nardo e del suo avvolgente aroma in un particolare contesto, nel Vangelo di Marco (14,3): il versetto, tra l’altro citato nelle prime pagine del volume, parla della rottura di un vasetto di nardo (ad opera di una donna) che riempie del suo profumo tutta la casa in cui Gesù si trovava. Il gesto, che in sé stesso apparve scandaloso perché sprecava una essenza di grande valore provocando il disappunto dei presenti, fu l’occasione per far pronunciare a Gesù parole che hanno solcato i secoli, riferendosi alla presenza dei poveri nel mondo e al ricordo di quella donna che, suo malgrado, stava ungendo il Cristo per la oramai prossima Passione: «Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: “Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest’olio a più di trecento denari e darli ai poveri!”. Ed erano infuriati contro di lei». È suggestivo il titolo perché la famiglia ha sempre fatto parte della storia del mondo, è sempre stata “presente”: potremmo dire che “ha fatto la storia del mondo”.
Nonostante il tema sia centrale “da sempre”, c’è ancora bisogno di parlarne perché se un concetto non è univocamente accolto e accettato mettendone in discussione la natura profonda e il significato originario, oltre alla valenza nei diversi ambiti dell’umano (sociale, economico, pedagogico, ecc), è necessario un continuo sforzo di approfondimento.
Indubbiamente, lo stimolo che ha portato alla realizzazione del volume, è stato l’indizione dell’anno dedicato alla Famiglia “Amoris Laetitia” da parte di Papa Francesco il 19 marzo dello scorso anno.
Il testo, come si evince dalla lettura dei vari contributi, mira a “rinsaldare” quei concetti che la “cultura del provvisorio” cerca di indebolire per dare spazio a visioni e interpretazioni della famiglia non condivisibili che, di fatto, guasterebbero quel “profumo” che richiama alla verità presente nel concetto di famiglia rettamente inteso. La stessa esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia – possiamo dire – è stata l’input remoto che ha dato il via a questo lavoro di approfondimento.
Ognuno di noi – sia chi ne ha fatto esperienza direttamente, sia chi non ha potuto godere della bellezza del calore familiare – può testimoniare della esistenza di quel profumo che accomuna, pur nella unicità di ogni focolare domestico, ogni famiglia. Un “profumo” che conserviamo nella mente e nel cuore e si fa presente quando la memoria ci porta lontani nel tempo.
La lettura del testo potrà risultare utile a tutti per la ricchezza e l’attualità del tema trattato nelle diverse prospettive offerte: è, da considerarsi, pertanto, un valido punto di riferimento nel lavoro pastorale in quanto, il testo è adatto sia ai lettori più esperti che a quelli meno “navigati” andando a chiarire concetti e approfondendo questioni che la moderna cultura “liquida” rende difficile da padroneggiare nonostante si tratti di un argomento che riguarda tutti: la famiglia!
Buona lettura!