Ecco chi sono i sette santi fondatori dei Servi di Maria
di Mariella Lentini*
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“I SANTI MANIFESTANO IN DIVERSI MODI LA PRESENZA POTENTE E TRASFORMANTE DEL RISORTO” (BENEDETTO XVI)
C’è chi dice no alla guerra, chi sceglie Dio, la pace e la fraternità. A Firenze tra il XII e il XIII secolo si combattono feroci lotte tra diverse fazioni. Terrore, odio, faide, morti ovunque. Sette amici, nobili e ricchi mercanti di lana, molto stimati a Firenze, accomunati dall’amore che nutrono verso la Madonna, la invocano per essere aiutati a comprendere la loro missione. I sette amici, tutti i giorni, si fermano davanti a un’immagine della Madonna, su una strada di Firenze, e in coro cantano con devozione. Un giorno, è il 15 agosto 1233, l’effige della Madonna si anima. La Madre di Gesù, in lacrime e addolorata per la guerra, chiede penitenza e consegna ai sette amici un povero saio nero.
I sette amici decidono di abbandonare tutto: provocando lo stupore dei fiorentini che, inizialmente, li giudicano fuori di senno, si spogliano delle loro ricchezze che regalano ai poveri, lasciando, però, alle proprie famiglie, il necessario per vivere, indossano un saio nero e si fanno chiamare “Servi di Maria”. Si rifugiano sulla sommità del Monte Senario, a Nord della cittadina, e qui, in mezzo ai boschi, costruiscono un modesto rifugio dedicato alla Madonna: pregano, lavorano un orticello per potersi cibare, accolgono quanti chiedono aiuto e conforto (poveri, malati, disperati), scendono in città per portare pace e parlare del Vangelo. Intanto all’eremo si aggiungono altri devoti che chiedono di diventare monaci “Servi di Maria”.
Il gruppo crea una congregazione e i sette ex mercanti diventano “I Sette Fondatori dei Servi di Maria”. Ognuno di loro ha una caratteristica: Bonfiglio è a capo della comunità, Bonagiunta è famoso per la sua mitezza, Manetto fonda l’Ordine in Francia, Amadio con entusiasmo si occupa della carità verso i bisognosi, Uguccione e Sostegno muoiono lo stesso giorno, premio ricevuto dal Signore poiché molto amici tra loro; Alessio Falconieri, il più conosciuto, ultimo a rimanere in vita, si spegne a 110 anni, nel 1310. Riposano tutti in un’unica tomba, presso il Santuario del Monte Senario, diventata una delle più importanti e visitate mete di pellegrinaggio della Toscana.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”