Fuochi accesi, i ragazzi di Portofranco: un’esperienza di educazione e integrazione

Fuochi accesi, i ragazzi di Portofranco: un’esperienza di educazione e integrazione

A cura di Angelica La Rosa

PORTOFRANCO: UN’ESPERIENZA EDUCATIVA STRAORDINARIA E UNA RISPOSTA CONCRETA A PROBLEMI COME IL RECUPERO SCOLASTICO E LA LOTTA ALLA DISPERSIONE

Con i suoi quattromila ragazzi, una cinquantina di sedi in tutta Italia e un giro di ottocento volontari, Portofranco è una realtà semplice e grande insieme. Nato a Milano nel 2000 da un’intuizione di don Giorgio Pontiggia, amico di don Luigi Giussani (1922-2005) e a lungo rettore di una grande scuola milanese, è un centro di aiuto allo studio, completamente gratuito, rivolto ai ragazzi delle superiori.

Moltissimi di loro – circa un terzo – sono immigrati o italiani di seconda generazione: cinesi e sudamericani, mediorientali e africani, musulmani e ortodossi. Lavorano insieme, si incontrano, molto spesso diventano amici. E soprattutto trovano adulti disponibili ad accoglierli e seguirli, uno per uno. Oltre a essere un’esperienza educativa straordinaria e una risposta concreta a problemi come il recupero scolastico e la lotta alla dispersione, Portofranco è una finestra spalancata su temi cruciali – integrazione, dialogo tra generazioni, futuro – e sulle domande di senso ultimo, come testimoniano le storie e i ritratti di ragazzi e volontari che Davide Perillo ha raccontato nel libro “Fuochi accesi. I ragazzi di Portofranco. Un’esperienza di educazione e integrazione” (Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2022, pp. 144, euro 14), che esce oggi in tutte le librerie cattoliche.

Per monsignor Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, “è un libro di storie, di persone, di fatti, di creatività originale, che ci parlano di incontri, di fatiche, di diffidenze, di gioie, di soddisfazioni, di riconciliazione, di fuoco e passione“.

Portofranco è un centro di aiuto allo studio rivolto agli studenti delle scuole medie superiori. Ogni anno scolastico ci sono più di 1.200 studenti iscritti, 300 dei quali sono stranieri. Grazie alla presenza di circa 300 volontari, fra docenti in attività e in pensione, professionisti e studenti universitari, Portofranco offre gratuitamente aiuto nello svolgimento quotidiano dei compiti, nel recupero dei debiti formativi e delle conoscenze disciplinari per un totale di circa 15.000 ore di lezione all’anno. Molti dei ragazzi che frequentano Portofranco recuperano interesse per lo studio e capacità di impegno scolastico. La responsabilizzazione dei ragazzi, la cura uno a uno, la preoccupazione educativa che anima tutti i volontari, sono alla base di un metodo che si è rivelato da subito efficace e premiato dai risultati. Presente a Milano dal 2000, Portofranco è oggi un punto di riferimento per la prevenzione della dispersione scolastica e del disagio giovanile e per l’integrazione fra italiani e immigrati di prima e seconda/terza generazione. Un luogo di speranza e di convivenza per tutta la scuola e per tutta la città, tanto da ricevere l’Attestato di Civica Benemerenza dell’Ambrogino d’Oro 2019.

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