Ecco chi è la serva di Dio Maria Ferrari
di Mariella Lentini*
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“I SANTI MANIFESTANO IN DIVERSI MODI LA PRESENZA POTENTE E TRASFORMANTE DEL RISORTO” (BENEDETTO XVI)
Maria Caterina Giovanna Ferrari, nata all’Aquila nel 1824, ha a cuore le sorti dei poveri anziani malati, in un’epoca in cui non esiste l’assistenza a domicilio. Maria è ricca e di origini nobili. Il padre, Sabatino Ferrari, è ingegnere. La madre, Luisa Rotilio, molto religiosa, desidera aiutare chi è più sfortunato: fedele ai valori cristiani, nel suo prossimo bisognoso vede Gesù.
La piccola Maria, ultima di dodici figli, accompagna la madre nei quartieri più poveri e degradati dell’Aquila dell’Ottocento. Entra con lei nelle case dei più disperati e degli ammalati. Essi necessitano non solo di cibo e di medicine, ma anche di un’anima buona che cucini per loro, che si occupi dell’igiene e delle varie incombenze domestiche, nonché di calore umano: una parola di conforto, un sorriso.
Morto il padre, Maria aiuta la madre ad amministrare l’ingente patrimonio. Nel 1856, grazie al contributo economico di Maria, l’asilo d’infanzia dell’Aquila, guidato dalle Suore Stimmatine, può ospitare tante bambine abbandonate. A Maria verrà, poi, affidato l’ospizio Sant’Anna per fanciulle povere della città abruzzese.
Nel 1860 avviene uno sconvolgimento politico: l’arrivo dei garibaldini e la dipartita dei Borboni che regnano sull’Abruzzo. Vengono proclamate l’Unità d’Italia e la sovranità dei Savoia. Manca l’assistenza, i poveri e gli ammalati sono allo sbando. Maria crede nel Vangelo e mette in pratica il suo messaggio. Con il suo denaro aiuta ancora di più: acquista e restaura immobili per accogliere i poveri e si attiva personalmente per portare assistenza nelle case dei bisognosi.
Alla morte della mamma, Maria, a quarantasette anni, si fa suora e, in un caseggiato avuto in eredità, fonda la Congregazione delle Suore Zelatrici del Sacro Cuore di Gesù dove ospita donne anziane malate. Invia, poi, una lettera a tutte le famiglie dell’Aquila per comunicare l’intenzione di dedicarsi, assieme alle altre consorelle, all’assistenza a domicilio degli ammalati.
Maria Ferrari muore all’Aquila nel 1896 e viene proclamata serva di Dio. Oggi la congregazione da lei fondata è presente in Italia e all’estero (Indonesia e Filippine) con scuole d’infanzia, ospizi per anziani e case per la formazione di nuove religiose.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”