Uno studio mostra che ritornare eterosessuali non fa male
di Angelica La Rosa
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PAUL SULLINS, SENIOR RESEARCH ASSOCIATE PRESSO IL RUTH INSTITUTE STATUNITENSE: “LE PREOCCUPAZIONI DI LIMITARE O VIETARE IL RITORNO ALL’ETEROSESSUALITÀ, COME CERCANO DI FARE NEL REGNO UNITO A CAUSA DI PRESUNTI DANNI, SONO INFONDATE“
Uno studio di p. Paul Sullins, Ph.D., esperto del centro studi statunitense Ruth Institute, mostra che il cambiamento dell’orientamento sessuale (con un ritorno all’eterosessualità) non fa male, contrariamente a quanto affermato da diversi ambienti filo-Lgbt.
Padre Sullins ha spiegato che la rivista Frontiers in Psychology (una rivista svizzera che pubblica ricerche rigorosamente peer-reviewed sulle scienze psicologiche) ha pubblicato il suo ultimo studio che confronta le persone LGBT che si sono impegnate per il cambiamento dell’orientamento sessuale con quelle che non l’hanno fatto ed emerge che non ci sono differenze tra i due gruppi, relativamente a danni comportamentali, tra cui i tassi di suicidio, il disagio psicologico, l’autolesionismo e l’abuso di sostanze.
Secondo Sullins lo studio smentisce gli aumenti di comportamenti suicidari che sarebbero collegati al ritorno alla eterosessualità. “Ho scoperto che il comportamento suicidario è molto più elevato prima del ritorno all’eterosessualità, ma non dopo. Infatti, i tentativi di suicidio sono significativamente ridotti. Questo è l’opposto di quanto ampiamente affermato da altri studi“.
“Le preoccupazioni di limitare o vietare il ritorno all’eterosessualità, come cercano di fare nel Regno Unito a causa di presunti danni, sono infondate“, ha spiegato Sullins.
La presidente del Ruth Institute Jennifer Roback Morse, appoggiandosi ai risultati di uno studio scientifico in disponibile QUI, ha dichiarato che una tale legge “limiterebbe la libertà dei pazienti di scegliere un percorso che considerano più adatta alle loro esigenze“. I dati rilanciati dalla d.ssa Morse sono stati raccolti dalla Gallup Organization per il Williams Institute, un istituto di ricerca e difesa pro-gay presso la UCLA Law School di Los Angeles (California).