Non c’è nulla di automatico nell’agire di Gesù, né tantomeno di magico…

Non c’è nulla di automatico nell’agire di Gesù, né tantomeno di magico…

di don Ruggero Gorletti

COMMENTO AL VANGELO DI LUNEDI’ 07 FEBBRAIO 2022

 

Dal Vangelo secondo san Marco 6,53-56

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

COMMENTO

«Quanti lo toccavano venivano salvati». Non c’è nulla di automatico nell’agire di Gesù. Né tantomeno di magico. Le persone che riuscivano a toccarlo, magari anche solo un lembo del mantello, venivano salvate. Ma non venivano salvate per qualche energia particolare o per qualche potenza magica che veniva sprigionata da Gesù o dal mantello, ma per la fede con la quale si erano decisi ad entrare in contatto con Gesù. Queste persone credevano che Gesù aveva veramente la possibilità di aiutarle, e la loro fede è stata ripagata. Nulla come la fede muove la potenza di Dio. Dio non vuole agire senza il nostro desiderio, aspetta che noi davvero vogliamo ciò che gli chiediamo, e crediamo che davvero Egli ce lo possa dare.

 

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