I Vescovi brasiliani: “Il gioco d’azzardo crea danni irreparabili”

I Vescovi brasiliani: “Il gioco d’azzardo crea danni irreparabili”

a cura di Angelica La Rosa

LA DIPENDENZA PATOLOGICA CHIAMATA LUDOPATIA PROVOCA GRAVI CONSEGUENZE

La Conferenza episcopale brasiliana è scesa in campo per opporsi al progetto di legge, depositato presso la Camera dei rappresentanti, per la regolamentazione dello sfruttamento del gioco d’azzardo nel Paese.

La dipendenza patologica chiamata ludopatia, scrivono i vescovi, basandosi sui dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “porta con sé danni morali, sociali e soprattutto familiari irreparabili”.

Per “ragioni etiche ed evangeliche” i vescovi si oppongono al gioco d’azzardo porta, denunciando anche i “falsi argomenti” a vantaggio dell’approvazione del progetto di legge e sottolineando il rischio “riciclaggio di denaro” e “crimine organizzato”.

I vescovi, poi, ricordano come il gioco compulsivo vada considerato una patologia. La persona che soffre di questa compulsione “finisce per disprezzare la vita stessa, sperperando i suoi beni e quelli dei suoi cari, distruggendo così la sua famiglia.

Nel frattempo, le organizzazioni che hanno il gioco d’azzardo come business prosperano e i loro proprietari diventano sempre più ricchi”.

Anche in Argentina la chiesa di Cordoba è scesa recentemente in campo contro il gioco d’azzardo online. L’equipe della pastorale sociale dell’arcidiocesi di Cordoba ha messo in discussione il disegno di legge che propone la regolarizzazione del gioco online, per paura che questo incoraggi la sua diffusione e ha chiesto invece un ritorno alla cultura del lavoro. Dovrebbero essere ridefinite le priorità “in un Paese dove il cinquanta per cento della popolazione è povera e dove il livello d’istruzione è stato fortemente colpito dalla pandemia. C’è un urgente bisogno di generare leggi che favoriscano la creazione di un vero lavoro e che contribuiscano a migliorare l’educazione. Investire tempo, energia e risorse per risolvere il dramma della povertà è essenziale e prioritario”.

Per l’organismo cattolico, infatti, “il gioco d’azzardo è un attacco diretto alla cultura del lavoro e contribuisce all’impoverimento generando l’illusione irrealistica di guadagnare soldi senza sforzo, inoltre, incoraggia la dipendenza come patologia: il gioco d’azzardo patologico. Invece sono il lavoro e l’educazione i pilastri essenziali sui quali si costruisce la dignità di ogni persona e una società che vuole prosperare”.

 

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