“I canti nuovi” di Turoldo e Ravasi, i “Santi da movida” di José Pedro Manglano

“I canti nuovi” di Turoldo e Ravasi, i “Santi da movida” di José Pedro Manglano

di Angelica La Rosa

LA TRADUZIONE DEI SALMI DI DAVID MARIA TUROLDO E L’EVANGELIZZAZIONE DEI “POSTI DI FESTA”

Escono oggi in libreria due interessanti pubblicazioni delle Edizioni San Paolo.

Si tratta de “I canti nuovi. I Salmi, una traduzione poetica e commento di padre David Maria Turoldo (1916-1992) e del card. Gianfranco Ravasi e di “Santi da movida. Scandalosamente liberi” di don José Pedro Manglano.

Il primo volume è una nuova edizione riveduta, con un saggio inedito sulla poesia del padre servita a 30 anni dalla morte. La traduzione dei Salmi di David Maria Turoldo è ormai entrata a far parte dei classici della poesia. A trent’anni dalla sua morte si è pensato di riproporre, rivisitandola, una delle opere a lui più care, completamente rinnovata nei commenti del cardinale Gianfranco Ravasi.

I lettori così potranno notare questo frutto della consonanza teologica, esegetica e poetica di Turoldo e Ravasi, in un testo di straordinaria fragranza spirituale ma anche umana, religiosa ed esistenziale. Si tratta di un’opera aperta a tutti, credenti e non, a «re potenti e popoli tutti e giudici d’ogni paese, a giovani con le fanciulle, ai pargoli insieme agli anziani» (Salmo 148,11-12).

«Gianfranco… io scrivo soprattutto per gli amici…; per gli amici antichi, quelli della resistenza per l’“Uomo”: presenze che sempre evoco nelle mie dediche, al fine di continuare appunto a “resistere”», così scriveva Turoldo nella Premessa al volume, quasi un manifesto della sua poetica.

José Pedro Manglano, sacerdote dell’arcidiocesi di Madrid, nel suo “Santi da movida” ricorda che vivere, amare con lo spirito libero, illuminare, sentire Gesù vivo ha costituito lo spirito dei santi “da strada”, quelli da movida in certo senso. Il mondo ha bisogno di questi cristiani.

Soprattutto noi laici dobbiamo arrivare con e per i nostri amici fino alle porte dell’inferno; non oltre, perché all’inferno non è possibile amare Dio. Il tempio dei cristiani – quel luogo dove incontriamo e portiamo Dio – è la strada; il tempio dei cristiani sono anche i posti di festa.

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Concordanzaperfetta tra il Cardinale di “Fratelli massoni” e il Don che ha spezzato un rosario in pubblico!
Tobia