I “senza religione” aumentano anche in Slovacchia
di Jozef Mikloško
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IN FUTURO, QUASI UN QUARTO DEI CITTADINI SLOVACCHI NON RICHIEDERÀ CERIMONIE IN CHIESA DI BATTESIMI, CRESIME, MATRIMONI, FUNERALI…
Ieri, 20 gennaio 2022, alle ore 10, l’Istituto statistico della Repubblica Slovacca ha emesso i risultati definitivi del censimento per il 2021. I risultati sono interessanti anche dal punto di vista della religione.
Il confronto percentuale del 2021 con il 2011 (dati tra parentesi), relativamente alle persone appartenenti ad una fede religiosa, è sinteticamente il seguente:
Chiesa cattolica romana 55,8% (62,02 nel 2011)
Nessuna risposta 6,5% (10,59)
Nessuna religione 23,8% (13,44)
Chiesa evangelica 5,3% (5,86)
Chiesa greco-cattolica 4,0% (3,83).
Da questi dati emerge che il numero delle persone senza religione è aumentato in modo significativo, mentre tra le religioni c’è un leggero aumento solo dei greco-cattolici.
In futuro, quasi un quarto dei cittadini slovacchi non richiederà cerimonie in chiesa di battesimi, cresime, matrimoni, funerali…
Il mondo di oggi sta cambiando sempre più velocemente, la Chiesa deve pensare sempre di più al proprio destino. La pratica di organizzare sinodi regolari dovrebbe essere permanente. Potrebbero esserci sinodi provinciali almeno una volta all’anno e sinodi diocesani una volta ogni tre anni. L’attuale collaborazione della gerarchia con i laici è debole, spesso non ci sono spazi per un regolare scambio di esperienze. I laici dovrebbero avere più opzioni, a scapito del clericalismo, in cui tutto è deciso dalla gerarchia. Anche una maggiore partecipazione delle donne all’opera della Chiesa deve essere favorita. La tentazione di oggi, anche dei Sinodi, è il clericalismo, che spinge i laici ai margini. Occorre superare questa tentazione.
E’ anche vero che il numero di gravi attacchi contro la Chiesa è in aumento sui media e su Internet, la Chiesa ha poca difesa contro questi attacchi. Spesso si lascia ai laici la risposta, fedeli che vengono spesso insultati. La Chiesa nel mondo di oggi, in pieno consumismo, con politiche disoneste di manipolazione dei media, con l’obiettivo principale del successo, del profitto e della vita facile, dovrebbe, sempre e chiaramente, prendere posizione.