Il Nobel Montagnier: “studi scientifici analizzano problemi da vaccino a livello cerebrale”

Il Nobel Montagnier: “studi scientifici analizzano problemi da vaccino a livello cerebrale”

di Gianmaria Spagnoletti

CRONACA DI UNA MANIFESTAZIONE – LUC MONTAGNIER A MILANO

Sabato scorso 15 gennaio, la manifestazione “No green pass” organizzata da Italexit ha richiamato a Milano migliaia di persone, riempiendo del tutto piazza XXV aprile e le vie adiacenti. L’interesse era quello di poter sentire diversi ospiti speciali. Il più rilevante era senza dubbio il Premio Nobel Luc Montagnier, invitato per esprimersi a proposito dei “vaccini” e degli obblighi collegati agli stessi (vedi il video integrale qui: https://rumble.com/vst0x2-discorso-integrale-prof.-luc-montaigner-a-milano-15-gennaio-2022.html?fbclid=IwAR08pT8Mp921stHYVUdQxntn6pC_8aUZ5v80CJBl7Rmffueqogs9x-8Ep64)

Perfettamente lucido, nonostante le 89 primavere, il medico francese ha esordito così:

“Poco alla volta  la scienza avanza, ed è venuto in nostro aiuto un altro virus. È la combinazione dei batteri e dei virus che riesce a dare la malattia. Sin dagli inizi, il lavoro del Dr. Didier Raoult e di altri scienziati ha dimostrato che un antibiotico avrebbe potuto fermare questo virus. Si tratta di un microbiota, di un piccolo batterio intestinale scoperto da una équipe italiana. Questo è un combattimento tra i batteri e il virus, che va affrontato anche mediante una alimentazione corretta e l’igiene. Non è soltanto il vaccino a curare, ma la combinazione di cure a sconfiggere la malattia. Questo vaccino non va da solo, ma c’è stato un grosso, un enorme errore di strategia: contrariamente a quanto era stato detto in anticipo, questi vaccini non proteggono assolutamente, ed è quello che sta venendo fuori piano piano e che è riconosciuto a livello scientifico da tutti, oggi. Non lo dicono solo gli studi scientifici ma anche i malati: invece di proteggere come era stato detto, questo vaccino potrebbe favorire altre infezioni, e causare effetti gravi, perché la proteina che è stata utilizzata per l’RNA messaggero nel vaccino è tossica, è un veleno. E ci sono giovani sportivi che hanno problemi cardiaci e muoiono per colpa della vaccinazione. Non è tollerabile! I vaccini non sono nati per uccidere ma per proteggere. Ed è un crimine assoluto dare questi vaccini a dei bambini. E ancora: questo vaccino può causare malattie neurologiche molto gravi. I segni neurologici appaiono già dalla seconda dose, e nessuno può prevedere quante di queste persone avranno problemi neurologici importanti in futuro. Per questo chiedo ai miei colleghi di fermare la vaccinazione con questo tipo di vaccino. I medici oggi sono perfettamente informati di quello che sto dicendo, e dovrebbero intervenire subito perché sono responsabili del futuro dell’umanità.

Domanda di Gianluigi Paragone: “Dove hanno sbagliato finora, e cosa avrebbero dovuto fare?”

Avrebbero dovuto utilizzare tutte le armi a disposizione. Tanti paesi si sono dimenticati delle cure e non solo della prevenzione: esistono dei farmaci che funzionano benissimo come gli antibatterici, cioè gli antibiotici che però non sono stati utilizzati (la Francia ne aveva proibito l’uso NdR).

Professor Montagnier, cosa succederà dopo?

Ci sono diversi scenari che dipendono da noi tutti: specialmente dai non vaccinati, che un domani potranno salvare i vaccinati che dovranno in ogni caso interpellare i centri medici per fare un salvataggio “al contrario”. Bisogna evitare anche di ascoltare e dare voce a chi non ha titolo per poter parlare, e lasciar parlare la scienza.

Paragone: già immagino che quello che sta dicendo provocherà un “crash”, un cortocircuito nelle redazioni dei giornali. Lei sta dicendo che la salvezza, per buona parte, sarà nelle mani dei non vaccinati? E che, da ricercatore, Lei studierebbe la popolazione vaccinata per capire cosa potrà “andare storto” per l’umanità?

È esattamente così: sono i non vaccinati che potranno salvare l’umanità.

La scienza è libera dagli intrecci con le multinazionali e le finanziarie?

All’inizio le grandi farmaceutiche erano molto interessate ai vaccini per questioni economiche. Ora questo li ha sorpassati e dobbiamo tornare a rispettare la verità scientifica. Spesso si dice che non c’è resistenza e che la gente sta subendo. Ma la situazione in Francia com’è? Guardacaso due banchieri stanno facendo proprio il gioco di Big Pharma e delle multinazionali?Due persone non sono abbastanza per movimentare il volere di un popolo, quindi spero che tutte le persone interessate dal vaccino si mobilitino. Svegliatevi!

Ora tutti stanno dicendo: il problema è che nelle terapie intensive ci stanno finendo i non vaccinati. L’informazione viaggia sempre su un unico binario: avrebbero potuto parlare  dell’efficacia che va a cadere nella seconda e terza dose. In Israele si parla addirittura della quarta. Ma a tutte queste persone vaccinate cosa potrebbe accadere?

Bisogna seguire attentamente la situazione clinica dei vaccinati con una, due o tre dosi, perché ci sono attualmente dei grossi studi scientifici, soprattutto di problemi a livello del cervello. E bisogna sopprimere completamente la nebbia che copre le notizie scientifiche, ma errate.

Tutto questo sta accadendo per una concentrazione di voci mainstream. Il palazzo, l’informazione, i medici che parlano in TV. È vietato dissentire. Allora torno a chiedere: quando la medicina che si fa ricerca può essere libera di spiegare le persone?

Assolutamente. È importantissimo che la medicina e la verità appaia precisa nei media e nei mainstream. Ma qui ci dicono che “il vaccino rende liberi e protetti”. Soprattutto persone che hanno patologie come il cancro è molto importante che NON vengano vaccinate perché c’è un alluminio che entra nelle cellule e che è ancor più cancerogeno. Quindi, invece di curare i malati, li fanno morire ancora prima.

Stava parlando soprattutto non solo dei virus odierni ma anche dei vaccini antinfluenzali, che sono altrettanto dannosi. Dovete sapere che il professor Montagnier non si è mai fermato. Ha ancora una équipe di giovani che collabora con Lei? Lo chiedo perché vorrei rimarcare che Lei sta parlando non da ex-Nobel ma da ricercatore che sta studiando ancora oggi. Lo dico perché qualcuno qui in Italia L’ha offesa.

Assolutamente: la ricerca continua e anch’io con la mia équipe sto continuando a fare ricerche su questo virus: ancora non siamo arrivati al dunque.

Ieri Lei mi diceva: quando la scienza non apre al futuro la natura vincerà sempre. Allora la natura vincerà su Big Pharma?

È l’uomo che vincerà se comunque si concentra sulla legge della natura, e solo su quella.

Accolto da fortissime acclamazioni del pubblico. Montagnier è venuto in piazza per dare voce a quella verità che sui media viene sistematicamente osteggiata ma che ora, lentamente sta venendo fuori, e che sabato ha fatto altri passi da gigante verso la luce. È in occasioni come queste che ci si sente rafforzati nella lotta per la difesa dei propri diritti. Tocca a noi raccogliere l’incitamento di Montagnier a tutti coloro che lo vogliono ascoltare: “Svegliatevi!”.

 

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