Ci vogliono imporre una dipendenza da vaccini?

Ci vogliono imporre una dipendenza da vaccini?

di Raffaele Cerbini*

IL GOVERNO CONTINUA AD IGNORARE LE EVIDENZE SCIENTIFICHE. FORSE SPERANO DI PROLUNGARE INDEFINITAMENTE L’EMERGENZA COVID, COME NEL FILM SONGBIRD

 

L’Agenzia Europea dei Medicinali  (EMA) e la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno messo in guardia riguardo il rischio di causare una riduzione dell’efficacia intrinseca del sistema immunitario umano a seguito di vaccinazioni ripetute nel tempo, di fatto sconsigliando alle persone immunocompetenti qualsiasi ulteriore dose di booster per il rischio di un effetto di tolleranza ed assuefazione agli attuali vaccini.

I dati riportati dalle agenzie internazionali sopra ricordate sembrano dimostrare come esista un effetto di riduzione dell’attività del sistema immunitario a seguito delle attuali vaccinazioni. In un linguaggio semplice: il sistema immunitario sembra perdere progressivamente la capacità di reagire. Si tratterebbe dello stesso principio per il quale l’utilizzo di droghe determina un fenomeno di tolleranza per il quale è progressivamente necessario aumentare, o ravvicinare, le somministrazioni allo scopo di poter mantenere gli effetti desiderati. A livello internazionale finalmente questo allarme è stato lanciato in maniera precisa e puntuale.

Oltre a ciò, nessun booster è stato, ad oggi, autorizzato da EMA nei minorenni e pertanto l’Italia ha arbitrariamente imposto ai 12-17enni mediante le circolari ministeriali del 24 Dicembre e 5 Gennaio scorsi un atto medico senza conoscerne il rapporto beneficio rischio, esattamente come avvenuto con Astrazeneca. Dobbiamo quindi augurarci che nulla accada ai nostri giovani.

Sempre riguardo il booster, i dati su centinaia di migliaia di persone inizialmente provenienti da Israele e pubblicati nel NEJM ed in The Lancet, ma ora anche da numerosi altri paesi, hanno dimostrato senza ombra di dubbio che il booster non determina un effetto protettivo aggiuntivo nella popolazione al di sotto dei 40 anni in buone condizioni di salute.

Per quanto concerne il vaccino Moderna, questo è stato riservato solamente agli over 30 in numerosi paesi europei – Francia e Germania in primis – ed extraeuropei a causa della frequenza elevata di episodi di miocardite e pericardite e che per entrambi i vaccini a mRNA l’Agenzia Europea dei Medicinali ha inserito formalmente tali reazioni avverse nel Riassunto delle caratteristiche di prodotto ufficiale.

Tornando sulle vaccinazioni pediatriche devo ricordare che sono tuttora criticate, in base al sacrosanto principio di precauzione, da parte di numerose società scientifiche pediatriche che ritengono tali vaccinazioni pericolose nel lungo termine ed anche in base al rischio relativo al fenomeno di tolleranza immunitaria sopra ricordato, per il quale i giovani ed i giovanissimi rischiano di divenire dipendenti dagli attuali vaccini per tutto il resto della loro vita. Tanto più che l’attuale variante Omicron sfugga facilmente alla protezione vaccinale, e che comunque la malattia che causa è lieve sia nei non vaccinati che nei vaccinati; mentre nessun vaccino è in grado di impedire la trasmissione virale tra persone.

Sulla questione della immunizzazione è semplicemente vergognosa e assurda la decisione di non rilasciare il green pass a seguito del test sierologico, anche nel caso in cui questo dovesse attestare una presenza elevata di anticorpi. Si tratta di una ingiusta ed insensata discriminazione esistente tra coloro che hanno avuto la Covid-19 senza accorgersene e coloro che sono stati certificati per la guarigione solo perché hanno avuto la fortuna di eseguire un tampone nel momento di positività. Il green pass dovrebbe pertanto essere fornito non su indicazioni burocratiche legate alle date dei vaccini o delle guarigioni, ma sulla base oggettiva ed inconfutabile scientificamente, di un esame sierologico appropriato.

Intanto qualcosa si muove: Amnesty International si è mossa in modo eccellente contro le discriminazioni del governo italiano nei confronti dei non vaccinati, in aperto contrasto con gli standard internazionali riguardanti i diritti umani, mentre la Corte suprema americana ha di fatto bocciato qualunque tipologia di obbligo vaccinale per COVID-19 negli Stati Uniti.

Il Tar inoltre ha correttamente affermato che la circolare del Ministero della Salute aggiornata al 26 Aprile 2021 riguardo la “vigilante attesa” «si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico, nei termini indicati dalla scienza e dalla deontologia professionale» e che «è onere imprescindibile di ogni sanitario di agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità circa l’esito della terapia prescritta» aggiungendo che la circolare del Ministero, di fatto, impedisce ai medici «l’utilizzo di terapie da questi ultimi eventualmente ritenute idonee ed efficaci al contrasto con la malattia».

Secondo questa logica, pertanto, anche l’indicazione delle vaccinazioni dovrebbe essere sotto la diretta responsabilità di noi medici. I riassunti delle caratteristiche di prodotto dei vaccini – ovvero il documento ufficiale a cui fare riferimento – riportano testualmente, fin dalla loro prima approvazione, la dicitura «Medicinale soggetto a prescrizione medica». Per tale motivo, a nulla valgono i vari scudi penali surrettiziamente introdotti a protezione delle azioni governative e credo sia arrivato davvero il momento di assumersi quelle responsabilità da troppo tempo negate.

L’ultima amara costatazione è che questo governo ha deciso di non ascoltare la voce della scienza. Forse spera per l’Italia una situazione come quella narrata dal film Songbird, attualmente presente nella piattaforma Prime Video, in cui a Los Angeles nel 2024, quattro anni dopo l’inizio della pandemia di COVID-19, il virus continua a mutare ed è chiamato COVID-23.

 

Specializzato in Medicina Interna e Medicina d’Urgenza,
dal 2013 concentra la sua attività nelle terapie innovative,
inclusa la terapia genica e la terapia somatica cellulare.
Il dottor Cerbini si è dichiarato un “correct-vax”,
ovvero un forte sostenitore della medicina basata sulle evidenze scientifiche,
da applicare anche alle vaccinazioni,
mentre è totalmente contrario a ipotesi non dimostrate,
che hanno invece caratterizzato la gran parte
delle scelte politiche negli ultimi due anni

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