Mentre Draghi infierisce, il resto d’Europa riduce le restrizioni
di Raffaele Cerbini
–
IL CAPO DEL GOVERNO E IL PRESIDENTE DEL CSS LOCATELLI SBUGIARDATI IN CONFERENZA STAMPA DA UN GIORNALISTA DEL TIMES
Mentre molti paesi con in testa Regno Unito, Spagna e Stati Uniti, riducono le restrizioni e le quarantene in considerazione delle novità emerse dal Dicembre scorso, c’è da inorridire nell’ascoltare la serie di dati spacciati dal presidente del Consiglio superiore della sanità Franco Locatelli sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron, del tutto diversi da quelli che fedelmente riportati ad inizio anno e provenienti da numerose pubblicazioni ufficiali internazionali
La domanda che nasce spontanea è come Locatelli abbia, con assoluta nonchalance, potuto citare i dati inglesi stravolgendoli nel loro significato ed ingannando tutti coloro che lo ascoltavano.
Tale personaggio ha affermato: «Con la variante Omicron il booster copre per l’88% e per il 65% nel caso di ciclo primario». Peccato che la realtà sia ben lontana da queste affermazioni fedelmente riportate. Leggendo infatti con un minimo di conoscenze mediche lo stesso identico report, apprendiamo che il rapporto britannico:
– presenta dati derivanti da numeri esigui, molto minori di quelli provenienti da altri paesi;
– non analizza la stragrande maggioranza dei pazienti extraospedalieri creando quindi le perfette condizioni per un errore sistematico nella valutazione dei dati;
– afferma che il rischio di ospedalizzazione con la variante Omicron è almeno un terzo di quello derivante dalla variante Delta indipendentemente da età, sesso, etnicità, influenze locali, viaggi internazionali e stato vaccinale. Il che, tradotto, significa che essere vaccinati o meno non influenza minimamente la gravità della Omicron;
– non riporta numeri normalizzati per prevenire un evento, ma solamente misure di efficacia relative senza avere una controprova determinata da un reale gruppo di controllo e, come spesso ho ripetuto anche in passato, la potenza statistica e quindi la riproducibilità di queste osservazioni real world è pari alla possibilità che esca testa o croce lanciando una moneta.
– Da questa ultima osservazione si capisce che le percentuali citate da Locatelli sono decontestualizzate e fanno riferimento ad una riduzione relativa, non assoluta, e non sia possibile capire se tale riduzione sia dovuta a differenze di patologie concomitanti tra i vaccinati ed i non vaccinati; che è un parametro certamente non secondario.
Inoltre, sempre lo stesso report inglese, che chiunque può leggere, afferma testualmente che: solamente un quarto dei pazienti ospedalizzati erano non vaccinati e che quindi circa tre quarti degli ospedalizzati era vaccinati; in tutti i casi l’efficacia dei vaccini era più bassa nei confronti della Omicron rispetto alla Delta; in coloro che avevano ricevuto due dosi di AstraZeneca, l’effetto contro Omicron era nullo dopo sole 20 settimane dalla somministrazione.
In coloro che avevano ricevuto due dosi di Pfizer o Moderna – dice ancora il rapporto – l’efficacia crollava dal 65-70% iniziale a solo il 10% dopo 20 settimane dopo la seconda dose; a seguito della dose booster dalle 2 alle 4 settimane successive l’efficacia variava dal 65 al 75%, ma scendeva al 55-70% dalle 5 alle 9 settimane post-booster ed infine – periodo massimo finora osservato – era del 40-50% alla decima settimana.
Chi volesse verificare QUI IL LINK a UK Health Security Agency. Potete utilizzate il traduttore di Google per rendervi conto, con disarmante semplicità, che tutto quanto ho scritto corrisponde alla pura e semplice verità. Morale: se vogliamo colpire al cuore le menzogne di questo governo è sufficiente analizzare con accuratezza le stesse fonti da loro citate e sbugiardarli pubblicamente.
Inoltre chiedo: perché utilizzare impropriamente i dati inglesi?
Una prima risposta è che in Italia il totale fallimento dei sequenziamenti non permette alcun tipo di analisi locale. Ma la seconda risposta è che ad una lettura superficiale i numeri citati dal presidente del Consiglio superiore della sanità Franco Locatelli potrebbero sembrare di supporto alla efficacia delle vaccinazioni contro Omicron, mentre in realtà dicono l’esatto contrario. Se non fosse drammatico sarebbe comico dover costatare che i membri del Comitato tecnico scientifico sono del tutto incapaci di leggere un semplice report con banali statistiche descrittive. E’ l’apoteosi dell’incompetenza.
Concludo chiedendo se i lettori hanno fatto caso alla faccia di Mario Draghi in conferenza stampa, quando il giornalista del Times di Londra ha chiesto se il premier era a conoscenza del fatto che, grazie agli stessi identici dati menzionati da Locatelli, il Regno Unito ha deciso di allentare le misure restrittive perché ritenute inutili; tanto è vero che adesso per mettere piede sul suolo inglese non occorrono più i tamponi.
Draghi è sembrato furioso per essere stato preso in castagna e l’essersi trincerato dietro ad un patetico ed imbarazzatissimo «no comment alle politiche di altri paesi» ha dimostrato quanto l’informazione in Italia sia esclusivamente a senso unico ed ogni voce dissonante debba essere ignorata o silenziata.
Chiudo questo articolo linkando i report da Danimarca, Germania e Canada che continuano a ribadire la completa inutilità della doppia dose vaccinale e la scarsa efficacia del booster vaccinale, tranne che per un breve periodo di 30-60 giorni post-booster, da molti già definito di “luna di miele” nel proteggere dalla variante Omicron.
Specializzato in Medicina Interna e Medicina d’Urgenza.
Dal 2013 occupa anche di terapie innovative,
inclusa la terapia genica e la terapia somatica cellulare
Leggi anche:
La vaccinazione a oltranza non è scientificamente giustificata
Anticorpi monoclonali e vaccini quasi inutili contro Omicron?
Segnalata una nuova reazione avversa ai vaccini mRNA
Gestione della pandemia uno in pagella al governo italiano
Medici e politici italiani al vaglio della letteratura scientifica
Chi si è ammalato di Covid raramente viene reinfettato
Ecco quanto sono realmente efficaci i vaccini
Il costituzionalista Baldini: “siamo in un regime normativo al di fuori della Costituzione”
Covid, finalmente un po’ di chiarezza: i dati del dottor Raffaele Cerbini
Prima di vaccinare non sarebbe meglio indagare se sono già presenti gli anticorpi al Covid?
articolo di “spessore”