Follia in Ecuador: secondo una sentenza anche i quattordicenni possono prestare consenso a rapporti sessuali con adulti

Follia in Ecuador: secondo una sentenza anche i quattordicenni possono prestare consenso a rapporti sessuali con adulti

di Angelica La Rosa

ADOLESCENTI E SESSUALITÀ: UNA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE DELL’ECUADOR MOLTO DISCUTIBILE

In Ecuador, a partire dai quattordici anni, gli adolescenti possono dare il loro consenso ad avere rapporti sessuali con adulti.

Secondo la Corte Costituzionale dell’Ecuador, infatti, gli adolescenti già a partire da quell’età sarebbero “capaci” di acconsentire ad un rapporto sessuale.

La sentenza ha rivisto la costituzionalità di quanto stabilito nel Codice Penale Organico Comprensivo, che specificava che “nei reati sessuali, il consenso prestato dalla vittima al di sotto dei 18 anni è irrilevante“.

La sentenza della Corte costituzionale ha sollevato un vespaio di polemiche.

Da una parte coloro che vorrebbero “il diritto degli adolescenti al libero sviluppo della propria personalità, anche sessuale” anche prima dei 14 anni, dall’altro lato coloro che sono preoccupati per quei rapporti dove c’è asimmetria di qualsiasi tipo e che costringe gli adolescenti ad avere rapporti sessuali che possono poi essere presentati come consensuali.

Nella sentenza si legge che devono essere considerate le circostanze di ciascun caso e devono essere presi in considerazione cinque parametri: Il  consenso deve essere prestato liberamente, volontariamente, in autonomia, senza pressioni di alcun genere, senza violenza, minaccia o coercizione. L’adolescente che acconsente ad un rapporto sessuale deve poterlo fare in base alla sua maturità, progressiva autonomia ed evoluzione delle sue facoltà.

La sentenza, inoltre, precisa che  non deve sussistere alcun tipo di rapporto di potere o di sottomissione asimmetrico o diseguale che vizia detto consenso. A questo punto verranno presi in considerazione aspetti quali l’età, il sesso, la relazione, il grado di maturità, l’esperienza, l’appartenenza a un gruppo minoritario, l’esistenza di una disabilità, il contesto sociale, economico, culturale, ecc.

La Corte indica nella sentenza che  la valutazione del consenso deve essere effettuata individualmente valutando e determinando il principio dell’interesse superiore e garantendo il diritto di essere ascoltati dagli adolescenti. Allo stesso modo, nel caso in cui un adolescente sia considerato un soggetto attivo per avere rapporti sessuali con un altro adolescente, tutte le autorità devono considerare le particolarità e i principi guida della giustizia specializzata nei delinquenti adolescenti.

C’è chi scommette che questa sentenza, cavalcata ad arte, aprirà nel paese sudamericano le porte all’efebofilia.

 

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