La giustizia conferma: le guide sessuali di un consiglio comunale violano i diritti degli studenti cristiani
di Angelica La Rosa
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VIOLATO ANCHE IL DIRITTO DEI GENITORI RIGUARDO ALL’EDUCAZIONE DEI PROPRI FIGLI
La giustizia spagnola ha confermato che le guide sessuali del consiglio comunale di Getafe violano i diritti degli studenti cristiani.
Il contenzioso amministrativo numero 8 di Madrid ha dato ragione alla Fondazione spagnola degli avvocati cristiani considerando che il consiglio comunale di Getafe ha violato diversi diritti fondamentali con la distribuzione delle guide sessuali “Ribelli di genere” tra i bambini.
L’organizzazione degli avvocati aveva presentato ricorso contro il consiglio comunale di Getafe per la distribuzione di questo documento, considerando che “attacca la figura della Vergine Maria e incoraggia i minori a masturbarsi”. La guida era stata promossa dal Comune e finanziata dal Ministero della Parità.
Ora la giustizia si è detta d’accordo con gli avvocati cristiani.
Il giudice, nella sua sentenza, ha affermato che “la distribuzione delle guide viola il diritto fondamentale degli studenti cristiani a non subire alcuna discriminazione in base alla loro religione o credo e il diritto che assiste i genitori affinché i loro figli ricevano una formazione religiosa e morale conforme alle proprie convinzioni”.
La giustizia aveva già costretto il consiglio comunale di Getafe a ritirare, con cautela, le guide su richiesta dell’organizzazione legale. Da parte sua, anche la diocesi di Getafe ha condannato quanto accaduto.
Il presidente degli “Abogados Cristianos” Poland Castellanos ha sottolineato che di recente hanno ottenuto il reintegro nel posto di lavoro di un professore di biologia che era stato sospeso per aver detto che ci sono solo due sessi.
L’avvocato Castellanos ha sottolinea che “attaccare non è educare. L’indottrinamento è illegale e il sindaco di Getafe dovrebbe dimettersi per violazione dei diritti fondamentali con l’unico obiettivo di imporre la sua ideologia. I cittadini non meritano di pagare con le nostre tasse chi infrange la legge e usa i soldi di tutti per imporre la propria ideologia, soprattutto quando si tratta dei nostri figli”.