Quel miracoloso viaggio aereo della Casa della Vergine Maria

Quel miracoloso viaggio aereo della Casa della Vergine Maria

di Rachele Parrinello e Giada Maria Montalto

IL SANTUARIO PONTIFICIO DELLA SANTA CASA DI LORETO: IL LUOGO DOVE LA VERGINE MARIA NACQUE, VISSE E DIVENNE LA MADRE DI DIO. LÌ SI VENERA LA PATRONA UNIVERSALE DI TUTTI I VIAGGIATORI IN AEREO

Sono sempre singolari i mezzi e i modi attraverso i quali Dio fa percepire ai suoi figli la Sua presenza reale, ed è ancor più straordinario come Egli abbia posato lo sguardo in un luogo apparentemente insignificante e nascosto agli occhi del mondo: una piccola porzione delle Marche, Loreto. Oggi è un luogo conosciuto da molti perché accoglie le mura della Casa delle Vergine Maria ma, nel lontano 1294, i primi a raggiungerlo furono i tanti malati che con fede e umiltà chiedevano la guarigione del corpo e dello spirito.

Il Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto è uno dei principali luoghi di venerazione mariana al mondo ed è costituita da tre pareti che, come ci riporta l’antica tradizione, sarebbero la parte antistante dell’umile casa di Nazareth dove nacque, visse e ricevette l’Annunzio la Beata Vergine Maria. Oltre alle tre pareti originali ne è stata edificata una quarta dove è posta l’immagine sacra della Vergine Lauretana, che il 24 marzo 1920 fu proclamata da Papa Benedetto XV (1914-1922) patrona universale di tutti i viaggiatori d’aereo.

La traslazione della Santa Casa da Nazareth fino a Loreto è avvenuta per fasi successive e ha del miracoloso come ci narra Rino Cammilleri in Tutti i giorni con Maria: «miracoloso viaggio aereo della Casa della Vergine, nel 1294, da Tersatto in Dalmazia (dove era stata portata, sempre in volo, da Nazareth nel 1291) alla selva di proprietà di una certa Loreta (da cui il nome) nella pianura di Ancona. Da lì la Casa si spostò, ancora miracolosamente, sulla pubblica strada, dove ancora oggi si trova (ma sotto la cupola della basilica che poi le fu costruita attorno)».

Cammilleri nel suo libro sottolinea come tutti gli spostamenti della Santa Casa siano stati rigorosamente autenticati dai vescovi dei vari luoghi e tempi e riconosciuti dai Papi, da Nicolò IV (1288-1292) a Giovanni Paolo II (1978-2005). La casa è senza fondamenta come confermano i rilievi archeologici e le pietre sono tenute insieme da una malta tipica della zona di Nazareth di duemila anni fa e sconosciuta altrove. Si è “posata” sulla strada di Loreto e prova ne è il fatto che un cespuglio spinoso è rimasto imprigionato sotto un muro, un altro miracolo è dato dall’osservazione del terreno sottostante, il quale non ha consistenza ed è sovraccaricato dalla Casa, ma allo stesso tempo non mostra alcun segno di cedimento e non vi sono lesioni nei muri. Il trasporto umano è dunque escluso e giudicato impossibile dagli esperti e si resta pieni di stupore dinanzi all’incarico affidato agli angeli nel trasportare la casa della Vergine da una parte del mondo a un’altra senza l’ausilio dell’uomo. Questo “fare” di Dio ci ricorda che Egli solo è l’Onnipotente e che davvero nulla gli è impossibile.

Papa Francesco ha visitato la Santa Casa il 25 marzo 2019 e, durante un incontro con i fedeli, ne ha invocato l’intercessione soprattutto per i giovani, affinché la Vergine li aiuti «a percorrere il cammino della pace e della fraternità fondate sull’accoglienza e sul perdono, sul rispetto dell’altro e sull’amore che è dono di sé. La nostra Madre, stella luminosa di gioia e di serenità, doni alle famiglie, santuari dell’amore, la benedizione e la gioia della vita. Maria, sorgente di ogni consolazione, porti aiuto e conforto a quanti sono nella prova».

Risulta molto commovente pensare che un qualsiasi pellegrino che scelga di recarsi presso questo luogo santo, abbia la grazia di poter alzare lo sguardo e trovarsi attorniato dalle stesse mura che, più di duemila anni fa, hanno circondato il corpo della Vergine. Sono quelle le stesse umili mura che hanno tenuto al riparo la Madonna, ma sono anche le stesse gloriose mura che oggi ci permettono di gioire del Salvatore. Gesù Cristo si è incarnato in Maria quando Ella con dolcezza di donna disse di Sì all’Arcangelo Gabriele. Quindi, il primo posto che Gesù ha visitato nel momento in cui fu concepito per opera dello Spirito Santo, fu proprio la Casa di Nazareth. Non è straordinario che Dio Padre ci faccia il miracolo di visitare e di pregare all’interno di quelle stesse mura?

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