Gran Bretagna: Politicamente corretto batte beneficienza 1 a 0
ANCHE UNA INIZIATIVA BENEFICA, ORGANIZZATA NELL’IMMINENZA DEL NATALE DA UNA SQUADRA DI RUGBY DI LONDRA CON OSPITE IL LEADER LIBERALE DI DESTRA NIGEL FARAGE, È CADUTA SOTTO LA SCURE DEL POLITICAMENTE CORRETTO
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Di Giuseppe Brienza
Il Politicamente corretto colpisce ancora. Violando in questo caso non solo i diritti e la libertà di manifestazione del pensiero di un politico oltretutto liberale come Nigel Farage, attualmente europarlamentare e presidente del Reform Party (è stato l’artefice del referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, la c.d. Brexit), ma impedendo anche che una iniziativa di beneficenza, organizzata nell’imminenza del Natale da una squadra britannica di rugby e destinata a sostegno di un hospice, vada in porto.
Come documentato in un fondo pubblicato dallo stesso leader “indipendentista” britannico sul Daily Mail, lunedì scorso la serata di beneficienza organizzata dal Preston Grasshoppers Rugby Club che lo avrebbe visto come ospite il 21 dicembre prossimo (“Una serata con Nigel Farage – L’uomo non il mito’”, il titolo della manifestazione, che era pensata senza alcuna finalità politica), è stata improvvisamente cancellata.
Il tutto a motivo della presa di posizione di un medico politicizzato di sinistra, Hussein Khambalia, che ha promosso una mobilitazione via social contro la presenza Farage, definito un «razzista». A questo intervento a gamba tesa, purtroppo, si sono piegati gli organizzatori dell’evento destinato a sostenere il St Catherine’s Hospice di Preston, e ciò a causa «della mafia della Cancel Culture» che, ha denunciato Farage, sta diventando una disgrazia nazionale che «non conosce limiti».
Il “caso Farage” dimostra come una “malattia del pensiero”, il Politicamente corretto, non solo stia crescendo anche in una cultura da sempre libera come quella britannica ma, se così continuano le cose, finirà anche per danneggiare gli strati più deboli della società, in questo caso i malati e i malati terminali dell’hospice che avrebbe tanto avuto bisogno di ulteriori fondi.
Per i laburisti antipopolari, evidentemente, la Brexit proposta da Farage e voluta e votata dalla maggioranza dei britannici è un crimine che non deve essere perdonato…
Di buono c’è che il presidente del club di rugby che aveva voluto l’iniziativa si è dimesso in segno di protesta e, diversi sportivi molto noti, compresi ex giocatori di rugby della nazionale inglese, hanno protestato pubblicamente contro l’ingiustizia subita. Si consideri, fra l’altro, che l’hospice al quale sono stati negati i fondi che sarebbero stati raccolti con la beneficienza ha un bacino di “utenza” di oltre 380mila persone, le quali gravitano nella località di Preston, un centro urbano nel nord ovest di Londra.
Siamo di fronte, in definitiva, ad una «cultura tossica», ha detto Farage in relazione al Politicamente corretto. Una ideologia minoritaria che arma la psico-polizia del pensiero descritta da George Orwell in 1984.
«Per la maggior parte della mia vita, la Gran Bretagna è stata un luogo in cui le diverse opinioni sono state rispettate. Le persone con un punto di vista opposto sono state sempre lasciate libere di esprimerlo. Eppure, nell’era di Twitter e di altre piattaforme di social media, avere un’opinione diversa da quella del mainstream può essere un crimine. […] Fate attenzione, potreste essere voi i prossimi ad essere cancellati!», ha denunciato Farage.