Violenze nei locali pubblici, mons. D’ Ascenzo: “è crisi di valori, occorre scuotere le coscienze”
L’ARCIVESCOVO DI TRANI-BARLETTA-BISCEGLIE LEONARDO D’ ASCENZO: “NON È UN FATTO CHE RIGUARDA SOLO I GIOVANI, MA UNA SITUAZIONE GENERALE DELLA SOCIETÀ CHE SPESSO INDULGE ALLA VIOLENZA”
–
Di Bruno Volpe
Apprezzamenti inopportuni a qualche ragazza, stati di ubriachezza o sballo dovuto a sostanze stupefacenti sono alcuni dei motivi che favoriscono atti violenti in discoteca o nei pressi degli stessi locali. Un recente episodio di cronaca (con un giovane ripetutamente accoltellato) è accaduto in Puglia. Abbiamo intervistato monsignor Leonardo D’ Ascenzo, arcivescovo di Trani- Barletta-Bisceglie per sentire l’opinione della Chiesa in merito.
“Non è un fatto che riguarda solo i giovani, ma una situazione generale della società che spesso indulge alla violenza. Pertanto non dobbiamo credere che sia un problema legato esclusivamente ai ragazzi. Ogni tipo di violenza è deprecabile. Fa parte di una crisi di valori generale e lo vediamo anche nei giovani. Non si apprezza la vita quale dono di Dio da difendere sempre e da rispettare. Occorre scuotere le coscienze che sembrano intorpidite o rassegnate talvolta. Trovo assurdo che serate di festa finiscano in questo modo.
Che fare?
“Bisogna dare risposte, chiare. Si avverte un disagio e questo disagio trova varie forme di espressione, incluse quelle violente. Bisogna sapersi prendere cura dei giovani e non è semplice”.
Come si può fare?
“Non ho la ricetta in tasca e credo in tutta onestà che nessuno la abbia. Penso comunque che le risposte devono essere collettive, sinodali per usare un vocabolo della Chiesa attuale”.
Cioè?
“Sono lodevoli le singole prese di posizione, ma non bastano. Bisogna che tutte le agenzie educative assieme, politica, Chiesa, scuola, facciano quadrato e concorrano alla crescita dei ragazzi, stimolando fermenti e reazioni positive verso il bene, creando un tavolo di lavoro. Far terminare una serata di gioia o una festa con una coltellata o atti di violenza gratuita è assurdo e non giustificabile, mai”.