Il primate anglicano Welby paragona al genocidio nazista la mancata lotta ai cambiamenti climatici
“LA GENTE PARLERÀ DEI POLITICI CHE NON SI IMPEGNANO PER IL CLIMA IN TERMINI MOLTO PIÙ FORTI DI QUANTO PARLIAMO OGGI DEI POLITICI DEGLI ANNI ’30, DEI POLITICI CHE HANNO IGNORATO CIÒ CHE STAVA ACCADENDO NELLA GERMANIA NAZISTA”, HA SOSTENUTO GOFFAMENTE IL PRIMATE ANGLICANO JUSTIN WELBY
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Di Angelica La Rosa
Intervistato da Laura Kuenssberg della BBC, il primate anglicano Justin Welby, a proposito dei politici che non combattono contro il cambiamento climatico, ha spiegato che “la gente parlerà di loro in termini molto più forti di quanto parliamo oggi dei politici degli anni ’30, dei politici che hanno ignorato ciò che stava accadendo nella Germania nazista. Perché questo ucciderà persone in tutto il mondo per generazioni e non avremo modo di impedirlo”.
Quando gli è stato chiesto se stesse dicendo che non agire sui cambiamenti climatici sarebbe peggio che permettere che si verificasse un genocidio, ha risposto che “permetterà il genocidio su scala infinitamente più ampia. Non sono sicuro che ci siano gradi di genocidio, ma c’è un’ampiezza di genocidio. E questo sarà un genocidio indiretto, per negligenza, per imprudenza, che alla fine tornerà a noi o ai nostri figli e nipoti”.
Comprendendo le irragionevoli parole dette, poco dopo lo stesso Arcivescovo si è scusato con gli ebrei per aver fatto un simile confronto. “Mi scuso inequivocabilmente per le parole che ho usato nel tentativo di sottolineare la gravità della situazione che abbiamo dovuto affrontare durante la COP26. Non è mai corretto fare paragoni con le atrocità commesse dai nazisti, e mi rammarico dell’offesa arrecata agli ebrei con le mie parole”.