In Russia il patriottismo è un valore ritrovato
UN CONTO È LA RETORICA, UN ALTRO È LA VALORIZZAZIONE DEL SANO PATRIOTTISMO COME GARANZIA, OLTRETUTTO, DI UNA IDENTITÀ E DI UNA STORIA CONDIVISE
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Di Vincenzo Silvestrelli
Una delle conseguenze della retorica ripetuta e assillante, è la distruzione dei concetti che vuole proporre per naturale rigetto. In Italia l’eccesso di retorica del regime fascista sulla Patria ne ha profondamente intaccato il concetto. Ma da scene significative come quelle cui assistiamo sovente nella Russia di Putin, ritorna per fortuna facile ricomprendere come sia importante per un popolo avere una memoria condivisa.
Alcuni esempi? L’omaggio nazionale agli atleti che hanno vinto medaglie alle Olimpiadi di Tokyo della scorsa estate ma che, a causa delle sanzioni applicate dal Comitato olimpico, non hanno potuto sfilare sotto la bandiera russa.
Altro esempio riguarda invece l’omaggio ad un veterano della Seconda guerra mondiale recentemente tributato da parte delle Forze speciali russe (vedi qui sotto foto).
Anche in Italia dobbiamo ritrovare la capacità di valorizzare la nostra storia in maniera adeguata al tempo che viviamo. Forse aiuta ai russi avere un inno nazionale molto bello e solenne mentre noi ci dobbiamo accontentare di una “musichetta” e di un testo a mio avviso non entusiasmante come quello composto dal pur valoroso Goffredo Mameli (1827-1849).