Il modernismo: da dove viene e dove va
IL MODERNISMO, AL CONTRARIO DI QUELLO CHE SI PUÒ PENSARE, NON CRESCE DAL NULLA MA SI SVILUPPA DA VARI FILONI DI PENSIERO CHE SARÀ UTILE INVESTIGARE ANDANDO A SCOVARE ALCUNI PENSATORI DEL PASSATO…
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Di Aurelio Porfiri
Forse non molti sono a conoscenza di quel complesso fenomeno che va sotto il nome di modernismo. Gli storici lo fanno coincidere, con molte difficoltà, con il papato di san Pio X (1903-1914) anche se ben si conosce come lo stesso fenomeno si sia esteso ben più in là di quella data, costantemente trasformandosi nei campi più vari fino ad avere una influenza fondamentale sullo sviluppo della Chiesa fino ai nostri giorni.
Ma cosa è il modernismo? È l’accomodamento della Chiesa al mondo moderno. Ma non è questa una cosa buona? Certo la Chiesa deve adattare alcune sue azioni ai soggetti della sua evangelizzazione, ma quando essa sembra arrendersi ad una mentalità del mondo che la corrode dall’interno, ecco che il modernismo compie la sua azione distruttrice, pur se da alcuni portata avanti con le migliori intenzioni.
Nel romanzo “Il santo” (1905) di Antonio Fogazzaro (1842-1911), si prefigurava questa azione di cambiamento interno alla Chiesa. In una riunione di “modernisti” (anche se loro non si sarebbero definiti tali) era detto: «Ecco – diss’egli – siamo parecchi cattolici, in Italia e fuori d’Italia, ecclesiastici e laici, che desideriamo una riforma della Chiesa. La desideriamo senza ribellioni, operata dall’autorità legittima. Desideriamo riforme dell’insegnamento religioso, riforme del culto, riforme della disciplina del clero, riforme anche nel supremo governo della Chiesa. Per questo abbiamo bisogno di creare un’opinione che induca l’autorità legittima ad agire di conformità sia pure fra venti, trenta, cinquant’anni. Ora noi che pensiamo cosi siamo affatto disgregati. Non sappiamo l’uno dell’altro, eccetto i pochi che pubblicano articoli o libri. Molto probabilmente vi è nel mondo cattolico una grandissima quantità di persone religiose e colte che pensano come noi. Io ho pensato che sarebbe utilissimo, per la propaganda delle nostre idee, almeno di conoscerci. Stasera ci si riunisce in pochi per una prima intesa».
Del resto, Ernesto Buonaiuti (1881-1946), uno dei principali esponenti del modernismo, diceva che non bisognava conquistare la Chiesa contro Roma, ma con Roma.
Ma il modernismo, al contrario di quello che può essere supposto, non cresce dal nulla e anzi si sviluppa da vari filoni di pensiero che sarà utile investigare andando a scovare alcuni pensatori del passato.
Pensatori, sia detto chiaramente, che a volte hanno contribuito con intenzioni totalmente opposte. Eppure riteniamo che solo andando ad investigare indietro nel tempo, incontrando questi protagonisti del pensiero filosofico e teologico, possiamo capire da dove viene il modernismo e ben intravedere dove è diretto, perché la sua parabola non è certo conclusa. Ed è proprio quello che, con timore e tremore, ci appresteremo a fare con alcuni prossimi articoli che saranno pubblicati su inFormazione Cattolica.
Ottimissima idea. E’ assolutamente urgente smascherare il cancro modernista (sintesi di tutte le eresie per Pio X) che ha attaccato il corpo della Chiesa riducendola in fin di vita. Grazie di cuore