Green pass e restrizioni: non si può rimanere indifferenti!
IL GIOCO DEL GOVERNO SULLE VITE E IL FUTURO DELLE PERSONE È ARRIVATO AL PUNTO IN CUI NON È PIÙ POSSIBILE GUARDARE SENZA FARE NULLA
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Di Maria Bigazzi
“Se questi taceranno, grideranno le pietre”.
Non si può certo rimanere indifferenti di fronte alla situazione inaccettabile che stiamo vivendo in questi ultimi mesi, e che da oggi vedrà vittime migliaia di lavoratori, tra cui padri e madri di famiglia.
Il gioco del governo sulle vite e il futuro delle persone è arrivato al punto in cui non è più possibile guardare senza fare nulla.
Stiamo parlando di persone e della loro dignità, o meglio della nostra dignità.
Uno Stato non può limitare la libertà delle persone se non vi sono motivi talmente gravi da violare la Costituzione; uno Stato non può costringere le persone, in modo ingiustificato, a sottoporsi a trattamenti sanitari sperimentali, né tanto meno ricattare in modo vergognoso i suoi cittadini a cui dovrebbe garantire libertà, diritti (tra cui quello fondamentale del lavoro) e dignità.
Se lo Stato si impone contro questi valori, non è uno Stato democratico come si vuole presentare, ma tiranno.
Il lasciapassare si presenta come un mero strumento politico, di ricatto, contro la libertà delle persone; perché non si può credere di essere liberi se si deve presentare una tessera che lo accerta.
Liberi di viaggiare, di andare nei locali, di lavorare senza sottoporsi a tre tamponi alla settimana con i relativi costi, liberi di andare a scuola e all’università… ma in cambio di cosa?
Della propria libertà di scelta, della propria dignità e soprattutto della propria salute.
Così considera i suoi cittadini lo Stato: come una massa indistinta di individui senza nome ma marchiati da un codice che oggi permette di fare certe cose, ma domani potrebbe diventare un’arma ancora più ricattatoria.
Visto che i cosiddetti paladini difensori dei lavoratori restano in silenzio, diamo voce a chi vuole continuare ad avere una vita degna di essere così chiamata.
La storia non si fa con i “tanto non possiamo farci nulla”, la storia l’ha fatta chi pur essendo solo si è sacrificato per la verità, denunciando il male e le ingiustizie senza piegarsi, anche a costo di perdere tutto.