Mentre l’Oms lancia l’allarme sulla prevenzione del suicidio, l’Italia pensa a legalizzarlo

Mentre l’Oms lancia l’allarme sulla prevenzione del suicidio, l’Italia pensa a legalizzarlo

EMERGE UN QUADRO DRAMMATICO SULLA MANCANZA DI PREVENZIONE DEI SUICIDI

A cura di Angelica La Rosa

«Un allarme, quello dell’OMS sui suicidi, che arriva proprio mentre in Italia si sta discutendo sull’approvazione di una legge sul suicidio assistito che include non solo pazienti con gravi patologie oncologiche avanzate e terminali, ma anche neurologiche e psichiatriche irreversibili e gravi», commenta Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus.

L’Oms, infatti, ha pubblicato l’Atlante 2020 sulle politiche riguardanti la salute mentale, dove emerge un quadro drammatico sulla mancanza di prevenzione dei suicidi. Nel documento, l’Oms chiede di raddoppiare gli sforzi legislativi ed economici per stare accanto a chi soffre. Solo 35 Paesi membri hanno affermato di avere prodotto una strategia di prevenzione dei suicidi, con l’obiettivo di una riduzione del 10%.

«Perché, invece di preoccuparsi di uccidere i pazienti, non si creano politiche vere di cura della salute mentale con ampliamento dei finanziamenti e delle strutture dedicate? Perché non ci si impegna nella promozione di una nuova politica sanitaria inclusiva di tutte le forme di sofferenza umana, fisica e psicologica? Ci auguriamo che la politica prenda atto dell’allarme lanciato dall’Oms e cestini il Testo Unico», ha infine ribadito Jacopo Coghe, vicepresidente della Onlus.

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