“A” come… Antropologia: chi è l’uomo? (l’ABC della Bioetica)

“A” come… Antropologia: chi è l’uomo? (l’ABC della Bioetica)

L’ABC DELLA BIOETICA”: CONTRIBUTI BREVI E ALLA PORTATA DI TUTTI PER ENTRARE, A PICCOLI PASSI, IN QUESTA DISCIPLINA CHE È PIÙ “QUOTIDIANA” DI QUANTO POSSA SEMBRARE…

Di Giorgia Brambilla*

Ogni etica presuppone un’antropologia, una certa visione di uomo. Per questo non è possibile cominciare una riflessione nell’ambito della bioetica senza prima aver chiarito chi è l’uomo e dunque su cosa fondare ciò che è bene.

Chi sostiene che nell’essere umano in quanto tale non ci sia nulla di speciale, al punto da non dover difendere la sua vita a priori di ogni circostanza e solo per il fatto di essere tale, articola un pensiero secondo cui l’uccisione di chi non è “ancora” persona non costituirebbe una colpa.

Anche la società è impossibilitata dal perseguire dei valori comuni – pace, benessere sociale – se manca la condivisione del valore “uomo”, l’unico capace di andare al di là di ogni appartenenza etnica e religiosa, rimanendo così priva di un linguaggio comune.

Nel video che segue cerco di spiegare cosa si intende con il termine persona e come su questo concetto metafisico si possa fondare la sua dignità e i criteri per il discernimento morale.

Si potrà comprendere così che il primo bene che si presenta all’attenzione è la vita: ciò che toglie la vita distrugge l’organismo in quanto tale ed è considerata la più grande privazione per la persona.

Dopo la vita, c’è l’integrità della persona, che può essere tolta soltanto se ciò è richiesto dalla salvaguardia della vita fisica nel suo insieme o da un bene morale superiore. Dunque, l’uomo non è intangibile per il fatto che vive, perché di tale diritto sarebbe titolare anche un animale.

La vita dell’uomo rimane inviolabile perché egli è una persona. E l’essere persona non è un dato di natura psicologica, ma esistenziale, ontologico, che non dipende né dall’età, né dallo stato di sviluppo, né dallo stato di salute, né dalla condizione psicologica in cui egli si trova.

*Dottore di ricerca in Bioetica e Teologa moralista

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