Custodire la casa comune: presente e futuro del pianeta
12 SPECIALISTI SULLE “MALATTIE” DELLA TERRA, ALL’INSEGNA DELLE ESORTAZIONI E DEI DISCORSI DI PAPA FRANCESCO
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A cura di Angelica La Rosa
“Custodire la casa comune – Presente e futuro del pianeta. Ecologia, sostenibilità, politiche” (Casa editrice Mazziana, Verona 2020, pp. 160, 16 euro) raccoglie le analisi, le riflessioni e le proposte di ben 12 specialisti sulle “malattie” della Terra, all’insegna delle esortazioni rivolte da Papa Francesco a tutti gli uomini di buona volontà nell’enciclica «Laudato si’» del 2015.
Il libro pubblica gli Atti di un ciclo tematico di conferenze svoltosi all’Università di Verona nel primo semestre dell’anno accademico 2019-2020, che ha avuto come filo conduttore l’ecologia. Il ciclo era stato organizzato dai giovani delle residenze veronesi del Collegio universitario «Don Nicola Mazza», quindi proprio da quelli che potrebbero essere i governanti di domani.
Il libro si apre con un saggio di Luca Mercalli sui mutamenti climatici e la necessità di fermare il riscaldamento globale. Mercalli espone anche le possibili e necessarie politiche ambientali per cercare di risolvere il problema sia a livello nazionale che internazionale. Tematiche analoghe sono sviluppate poi anche da numerosi altri interventi, come quello della ricercatrice Laura Cavalli sullo sviluppo sostenibile, in cui illustra anche l’Agenda 2030 dell’ONU, quello di Ferdinando Boero sulla necessità della conversione ecologica per un nuovo patto con la natura, e quello del teologo Simone Morandini sul futuro della casa comune. Massimo Livi Bacci, dell’Accademia dei Lincei, si occupa invece dell’invasiva antropizzazione della Terra, mentre Pietro Comba, dell’Istituto Superiore di Sanità, denuncia l’impatto sulla salute dei siti contaminati.
Molto interessanti sono anche altri interventi come quello di Fabrizio Maronta sulla via cinese all’ecologia, quello di Fabio Fava sulla bioeconomia in Italia, quello di Andrea Segrè sul «Metodo spreco zero». Da leggere anche il saggio su «La mente, il moderno e la città» del prof. Franco Farinelli che approfondisce e allarga le considerazioni a un insolito (almeno per i più) punto di vista geografico che risale assai indietro nella storia.
Conversione “ecologica”: la nuova meta di una Chiesa sempre più dimentica del Suo Divin Fondatore. Fa più danni un solo peccato mortale che qualsiasi cambiamento climatico o anche cataclisma!!! Ma non se ne parla più, o se ne parla a sproposito.
Ma quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà la fede sulla terra? Mah…
Tobia