«Il grande inganno dei Radicali: vogliono legalizzare l’omicidio!»

«Il grande inganno dei Radicali: vogliono legalizzare l’omicidio!»

INGANNI E FALSITÀ DIFFUSI SULLA PELLE DEI PIÙ FRAGILI

A cura di Angelica La Rosa

«Lo “straordinario” risultato del referendum sull’Eutanasia di cui parla Cappato è frutto di un colossale inganno e di falsità diffuse sulla pelle dei più fragili. Si parla di Eutanasia Legale, ma in realtà il quesito referendario presentato dai radicali è per la depenalizzazione dell’omicidio del consenziente». È il commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, in occasione della consegna alla Corte di Cassazione delle firme sul Referendum per l’Eutanasia legale.

«Attenzione – precisa Coghe, vicepresidente della Onlus – l’eutanasia non riguarda il “diritto di decidere come e quando morire”, ma il “diritto di decidere come e quando farsi uccidere da altri”. La differenza è abissale e cruciale. Non è una questione di libertà individuale, ma di ordine sociale e collettivo. “Eutanasia legale” significa che lo Stato, la società sospende il divieto assoluto di omicidio, consentendo ad alcuni di uccidere altri. Di ammazzarli».

«Sia il Referendum che il Testo Unico sul Suicidio Assistito che arriverà alla Camera il 25 ottobre – continua la nota – riguardano i maggiorenni ma il passo per togliere il limite di età è breve, se pensiamo che la proposta dei Radicali non ha limiti nelle modalità, tanto che anche la decapitazione o lo squartamento sarebbero consentiti. Dove arriveremo? Vogliamo forse fare come Belgio e Olanda, dove vengono uccisi i bambini senza prospettiva di vita sana o dove ha trovato la morte un’adolescente vittima di abusi sessuali?»

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