Ci sarà una dolorosa purificazione che una generale conversione avrebbe potuto evitare

Ci sarà una dolorosa purificazione che una generale conversione avrebbe potuto evitare

DIO VUOLE DIGIUNI E PREGHIERE, ALTRIMENTI INESORABILE SARÀ IL CASTIGO

Di Padre Giuseppe Tagliareni

Il profeta Gioele annunzia una devastazione della terra, a causa dell’invasione di un forte esercito e di cavallette. Morte e carestia per uomini e bestie: una grande tribolazione. Pure nel tempio non ci sarà più il sacrificio quotidiano. “Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti, urlate, ministri dell’altare, venite, vegliate vestiti di sacco, perché priva d’offerta e libagione è la casa del vostro Dio” (Gl 1,13).

Desolazione estrema è questa. “Proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra, radunate gli anziani e tutti gli abitanti della regione nella casa del Signore, vostro Dio, e gridate al Signore: «Ahimè, quel giorno! È vicino il giorno del Signore” (vv.14-15), in cui Egli giudicherà salvando il suo popolo.

Dio vuole digiuni e preghiere, altrimenti inesorabile sarà il castigo: l’invasione di un popolo forte e inarrestabile, che tutto devasterà. Ci sarà una dolorosa purificazione, che una generale conversione avrebbe potuto evitare. Dio infine interverrà e ristabilirà le condizioni del suo popolo. A grandi passi, quel Giorno si avvicina.

Nel nome di Gesù si possono cacciare i demoni; ma per evitare che ritornino, bisogna riempire il cuore della divina presenza, altrimenti la situazione peggiora. Davanti a Gesù che è più forte, il regno di Satana vacilla e crolla ed Egli fa grande bottino. Guai a chi si allea col Maligno! Gesù è il Vincitore! “Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde”, dice.

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Un popolo proveniente da est?