Padre Enzo Fortunato: “la via giusta è il richiamo al Vangelo e ai suoi valori”

Padre Enzo Fortunato: “la via giusta è il richiamo al Vangelo e ai suoi valori”

“SE VOGLIAMO VOLARE IN ALTO, DOBBIAMO LIBERARCI DA FARDELLI PESANTI, DA QUELLO CHE CI APPESANTISCE NEL CUORE E NELLA VITA”

Di Bruno Volpe

 

 

Lunedì 4 ottobre la Chiesa cattolica celebra San Francesco d’Assisi, Patrono di Italia. Nel calendario liturgico è memoria, in quello civile è ““solennità civile e giornata per la pace, per la fraternità e il dialogo fra le religioni”.

Per capirne di più abbiamo intervistato padre Enzo Fortunato direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi.

Padre Enzo, quale spunto possiamo trarre da Francesco?

“Il suo messaggio è di forte e grande attualità. Intanto ci richiama al senso di fraternità,  e lo vediamo nel tempo difficile della pandemia. Solo camminando insieme possiamo superarlo, mettendo da parte la logica dell’io ed invece scegliendo il noi. Nessuno si salva da solo, ma con gli altri”.

Il tutto implica cambi di passo e stili di vita diversi…

“Certamente. Francesco non ci chiede nulla di straordinario o particolare, ma solo ci indica che la via giusta è il richiamo al Vangelo e ai suoi valori, vale  a dire condivisione, accoglienza, sobrietà, essenziale. Non è una opzione che strizza l’occhio al pauperismo, assolutamente, bensì una ricerca intelligente di quello che basta”.

Che cosa significa sobrietà?

“Eliminare dalla nostra vita sia fisica che morale il superfluo, quello del quale non abbiamo bisogno. Del resto se vogliamo volare in alto, dobbiamo liberarci da fardelli pesanti, da quello che ci appesantisce nel cuore e nella vita”.

Francesco ha saputo davvero amare in modo smisurato..

“E’ uomo di carità, ed anche libertà. Accoglie, però attende l’altro. Nel rispetto della sua libertà. Cristianamente abbiamo il dovere di aprire gli occhi al fratello che sbaglia, di correggere con carità nella verità e discernimento. E’ nostro buon compito dare indicazioni, però rispettando sempre l’altrui libertà. Chi ama davvero tollera la volontà altrui e lo lascia libero, non si impone. Amare è  accettare le scelte altrui”.

 

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Mah…Padre Fortunato è un gran modernista, spesso ci presenta un San Francesco dai contorni molto sfuocati
Tobia