Musica cristiana: pronto a ripartire il Festival Internazionale “Il mondo canta Maria”
RIPARTE IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA CRISTIANA “IL MONDO CANTA MARIA”: INTERVISTA A FABIO ANGIOLIN, ORGANIZZATORE E DIRETTORE ARTISTICO DELL’EVENTO NONCHÉ COLLABORATORE DELL’EMITTENTE CATTOLICA “RADIO KOLBE”
–
Di Giuseppe Brienza
Sono passati oltre vent’anni dal primo concerto del Festival Internazionale di musica cristiana “il mondo canta Maria”. La prima edizione si ebbe infatti il 30 aprile 2000 a Schio, in provincia di Vicenza. D’allora la kermesse ha coinvolto in tutta Italia decine e decine di artisti, tra cui alcuni internazionali, che hanno testimoniato e cantato in onore a Maria.
Da quella prima serata del 2000 ne sono seguite ben 101 anche se, dall’anno scorso, i concerti hanno purtroppo dovuto subire uno stop a causa dell’emergenza sanitaria.
Fabio Angiolin, che abbiamo intervistato per inFormazione Cattolica, è il direttore artistico di questo Festival di musica cristiana e, allo stesso tempo, è il responsabile della parte musicale di Radio Kolbe, che lo organizza e lo promuove.
Puoi dirci che legame c’è fra il Festival Internazionale e Radio Kolbe e perché deve molto al cantautore cristiano Roberto Bignoli (1956-2018)?
Il Festival “Il mondo canta Maria” è organizzato e promosso dall’emittente cattolica Radio Kolbe di Schio (Vicenza). Roberto Bignoli è stato l’ideatore nonché direttore artistico delle prime tre edizioni dell’evento musicale dedicato a Maria. Roberto già da tempo frequentava i nostri luoghi Mariani di San Martino di Schio. In cuor suo da cantautore, nutriva il desiderio di far conoscere a sempre più persone, soprattutto ai giovani, l’immagine di Maria attraverso concerti di evangelizzazione con la musica e la testimonianza. Grazie a questa sua intuizione, siamo partiti presentando il Festival nelle Parrocchie, nelle piazze, nei Teatri e Santuari in tutta Italia. Il suo entusiasmo e la sua fermezza nel far crescere questo evento, non senza difficoltà, mi ha da subito coinvolto e contagiato positivamente nell’organizzazione, facendomi conoscere molti artisti italiani e internazionali della Cristian music. È stato per tutti noi di Radio Kolbe un grande testimone della fede oltre che un grande cantautore. Ha partecipato a ben 30 concerti del Festival. La sua improvvisa dipartita terrena nel 2018 ci ha lasciato un vuoto ma anche la ferma volontà di continuare nel cammino da lui tracciato.
Cosa puoi dirci a proposito dei volontari di Radio Kolbe che rendono possibile il Festival, anche a riprova che se si vogliono organizzare eventi i soldi sono importanti ma non sono la prima cosa?
Siamo un collaudato e affiatato gruppo che da molti anni si è impegnato a gestire questo progetto di evangelizzazione. Alcune volte dobbiamo affrontare anche lunghi viaggi ma riusciamo a gestire il tutto anche grazie alla Provvidenza che non ci abbandona. Come Radio Kolbe operiamo tutti nel volontariato e ricopriamo vari incarichi (presentatore, autista, tecnico audio-luci, addetto alle scenografie etc.) riuscendo così a contenere i costi di organizzazione e consentire a molte parrocchie, anche piccole, di organizzare una serata.
Ci sono già prospettive per il Tour 2022 de “Il mondo canta Maria”?
Siamo già al lavoro per tracciare il programma del Tour 2022 (Covid permettendo) tenendo in considerazione anche i concerti già programmati nel 2020 che, a causa della pandemia, non si sono potuti realizzare. Per la prima volta andremo a maggio in Sicilia nel conosciuto Santuario Madonna delle Grazie di Modica (Ragusa). Ma ci sono altri contatti avviati a Padova, Trieste e in Sardegna, che hanno chiesto informazioni per ospitare il Festival in occasione delle rispettive festività patronali.
Hai un sogno nel cassetto riguardo a qualche particolare luogo nel quale proporre il Festival?
Ebbene sì. Già da alcuni anni mi ero prefissato di proporre un concerto in due luoghi ancora inesplorati ma che potrebbero dare un forte impatto spirituale a molti giovani: un istituto scolastico e un carcere. Questo sogno ad oggi si è realizzato a metà. Nel 2016 abbiamo ricevuto l’invito da parte di una Scuola Cattolica di Conegliano in provincia di Treviso per un concerto nel periodo natalizio. È stato un momento particolarmente bello e sentito, con un teatro riempito di ragazzi entusiasti. Rimane la volontà di presentarci, se ci sarà l’opportunità, in un Istituto Circondariale con l’intento di rallegrare persone che stanno vivendo un periodo difficile e portare un messaggio di fede e di speranza con la musica.
Nelle più di cento serate organizzate c’è una tappa speciale che vuoi ricordare in particolare?
In questi vent’anni di attività il ricordo forse più emozionante è stato nel Tour 2008 quando siamo stati invitati dall’Unitalsi-Italia [Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali] in Francia e, davanti a migliaia di pellegrini presso il Santuario di Lourdes, abbiamo cantato in onore di Maria al raduno Nazionale. Un lungo, faticoso ma indimenticabile viaggio di noi dello Staff e degli artisti al seguito. Tutti con la gioia nel cuore e il desiderio di portare un messaggio musicale a migliaia di pellegrini in questo Santuario Mariano tanto amato dal mondo. Non possiamo dimenticare anche le due tappe nella piazza del Santuario di Loreto e le due nel Santuario Mariano Tà Pinu nell’isola di Malta. I Santuari Mariani hanno un fascino particolare.
Puoi presentare ai nostri lettori com’è strutturato a livello artistico un vostro concerto?
Sono intervenuti al Festival a partire dal 2000 ben 80 artisti italiani e 30 internazionali. Nei primi cinque anni quando l’iniziativa era presentata in un unico appuntamento annuale, erano invitati ad esibirsi sul palco 10 artisti (5 italiani e 5 stranieri). Dal 2005 anche per contenere le spese e per consentirci di poter fare più serate, si è attuato un modello standard con 3 artisti per concerto. Ma per qualsiasi informazione invito i lettori a scriverci all’indirizzo fabio@radiokolbe.it. Saremo ben contenti, per chi vorrà, di valutare insieme la fattibilità di un evento, anche piccolo, da organizzare in parrocchie, scuole, piazze o dove la musica cristiana potrà aiutare a costruire speranza giovando alle anime e alle comunità.