Varie associazioni ai candidati: “garantiscano libertà di educazione e pluralismo scolastico”
DIVERSI GESTORI, DOCENTI E GENITORI DELLE SCUOLE PARITARIE LOMBARDE HANNO INDIRIZZATO AI CANDIDATI PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI MILANO UNA LETTERA CONTENENTE LE RICHIESTE CONGIUNTE DI TUTTO IL MONDO ASSOCIATIVO
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A cura di Suor Anna Monia Alfieri
Diversi gestori, docenti e genitori delle scuole paritarie Lombarde hanno indirizzato ai candidati per le elezioni amministrative di Milano una lettera contenente le richieste congiunte di tutto il mondo Associativo.
Questo il testo integrale delle richieste di AGe, AGeSC, AIMC, AMISM, ANINSEI, AVASM, AVCL, CDO Opere Educative, Comitato Politico non statale, Filins, FAES, FIDAE, FISM, Opera Nazionale Montessori, UCIIM, USMI.
Rifacendosi alla Legge 62/2000, considerato che ormai quasi tutte le scuole non statali del territorio milanese fanno parte con pari dignità del Sistema Unico Nazionale di Istruzione e di Formazione, che mette a disposizione risorse per agevolare la libertà di scelta educativa da parte dei genitori, i referenti delle Associazioni dei genitori, docenti e gestori delle scuole paritarie chiedono ai candidati politici di tradurre in azioni concrete una effettiva libertà di educazione che sostenga la possibilità per la famiglia di scegliere la scuola che propone il progetto educativo verso il quale indirizzare il proprio figlio.
Ad. es. a Milano: solo dopo una lunga trattativa, sulla base del principio che i bambini frequentanti le scuole dell’infanzia paritarie sono cittadini di Milano e non devono essere discriminati, si è ottenuta una convenzione ancora oggi in vigore, che garantisce alle scuole un contributo per la mensa scolastica, con un importo per alunno pari a quello destinato ai bambini che frequentano scuole statali o comunali, sulla base del quoziente ISEE della famiglia.
Un accordo frutto di buone relazioni con l’Assessorato, prevede inoltre che gli eventuali residui provenienti dall’inutilizzo della refezione vengano redistribuiti alle scuole dell’infanzia con maggiore criticità economica sulla base di criteri condivisi con le Associazioni del settore.
La stabilità del numero delle scuole dell’infanzia paritarie, private esistenti, dei nidi accreditati e del numero dei bambini che le frequentano evita la necessità di maggiori costi per l’Amministrazione comunale in relazione all’apertura di nuove scuole e/o nuove sezioni con lievitazione dei costi.
I referenti delle Associazioni dei genitori, dei docenti, dei gestori delle scuole paritarie lombarde segnalano e chiedono, per quanto riguarda il servizio 0/6 uno sforzo a tutti gli Amministratori locali con una particolare attenzione riguardo :
– avviare una nuova fase che porti al superamento dell’aspetto ideologico considerando “pubblico il servizio offerto dalle scuole dell’infanzia paritarie come indicato dalla Legge 62/2000”:
– considerare la grande importanza dell’aspetto sociale del servizio offerto dalle scuole paritarie, private che si interfaccia con le necessità legate all’impegno lavorativo dei genitori. Il legame tra servizio 0/6 ed equilibrio e sviluppo economico della città nell’attuale fase di ripresa (post pandemico) è molto forte;
– favorire interventi economici a favore delle scuole dell’infanzia paritarie e dei nidi privati accreditati utili per non mettere in difficoltà la loro gestione con conseguente rischio di chiusura e dall’altra per avviare la riduzione delle rette chieste alle famiglie;
– riconoscere un pari trattamento, indipendentemente dalla scuola frequentata (senza discriminazione rispetto alla natura giuridica dell’Ente gestore);
– introdurre voucher valido almeno per il sistema 0/6 convenzionato per le scuole che rispettino un costo standard per alunno.
– un aumento delle risorse da destinare agli alunni disabili frequentanti le scuole paritarie dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado per l’assistenza educativa complementare e non sostitutiva dell’attività didattica del docente di sostegno in virtù del diritto allo studio di tali studenti e in applicazione della normativa nazionale e regionale, che riconosce alla scuola di tutti un contesto formativo adeguato anche per gli utenti con disabilità, valutando anche di introdurre risorse per tali alunni certificati, nel comparto 0/3, garantendo inoltre il sistema del trasporto;
– di valutare forme di tassazione agevolata o di esenzione per alcuni tributi da corrispondere al Comune da applicare alle scuole paritarie, private e nidi convenzionati in virtù del servizio pubblico erogato, anche in presenza di comodato tra enti non commerciali (es. Tasi/IMU) e parità di trattamento da parte del Comune tra scuole statali e paritarie, private o accreditate in materia di tributi;
– affitti calmierati e/o forme di comodato agevolato per utilizzo di immobili comunali da parte di gestori di scuole paritarie, private e nidi convenzionati a fronte di una manutenzione efficace di parte del patrimonio immobiliare di proprietà del Comune;
– di estendere tutte le iniziative proposte dal Comune di Milano a quanti frequentano scuola paritarie, private o nidi accreditati.