Oggi il tempio di Dio è desolato
GOVERNANTI E MONSIGNORI SONO TUTTI RIVOLTI A SANIFICARE I CORPI, MENTRE MANCA LA GRAZIA DI DIO E LA LIBERTÀ. I FRUTTI? PAURA, ANSIA E PRECARIETÀ!
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Tornati dall’esilio, i giudei si misero a ricostruire le case; il tempio fu trascurato. “Allora fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo questa parola del Signore: «Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina?” (Ag 1,3-4). Il profeta fa notare a Zorobabele governatore e a Giosuè sommo sacerdote, la scarsità dei raccolti e le perdite. “Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo, sull’olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni lavoro delle mani” (v.11). Così non va. “Riflettete bene sul vostro comportamento! Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria, dice il Signore“ (v.8).
Dio non benedice le fatiche e il lavoro, se non si dà il primato al culto e allo spirito. Oggi il tempio di Dio è desolato, ma governanti e monsignori sono tutti rivolti a sanificare i corpi, mentre manca la grazia di Dio e la libertà. I frutti? Paura, ansia e precarietà!
Vi sono molti che sentono parlare di miracoli, di apparizioni, ma non si convertono, perché non vogliono lasciare il peccato. Proprio come Erode al tempo di Giovanni Battista e di Gesù.
Il loro cuore non è più tempio di Dio, ma dimora di tanti idoli: denaro, amori illeciti, pornografia, alcolismo, giochi d’azzardo, vanagloria, magia, adesione a sette. Satana è il loro padrone. Lì Dio non c’è!