Dobbiamo fare come Matteo: alzarci e seguire Gesù

Dobbiamo fare come Matteo: alzarci e seguire Gesù

VOX DEI (IN LATINO “VOCE DI DIO”), UN COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO DI DON RUGGERO GORLETTI

Festa di San Matteo, Apostolo ed Evangelista

Vangelo di Martedì 21 settembre 20121

Dal Vangelo secondo San Matteo 9,9-13

In quel tempo, mentre andava via, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

COMMENTO

Chissà cosa avrà pensato Matteo quando ha sentito la voce di Gesù che lo invitava a seguirlo. Matteo era responsabile della riscossione delle imposte. Probabilmente, visto il lavoro che faceva, non era più tanto giovane. Probabilmente non era nemmeno un uomo molto esperto di cose di religione: nella vita aveva sempre fatto altro. E allora avrebbe potuto chiedersi, udendo le parole di Gesù che lo invitavano a seguirlo: «perché proprio io? Non c’è qualcuno più adatto di me?».

È una domanda che è inevitabile farsi, ma è una domanda inutile. Il motivo delle decisioni di Dio le conosce solo Dio. E non riusciamo spesso a capire il perché: i suoi pensieri non sono i nostri pensieri, come il cielo è alto sulla terra così i suoi pensieri sovrastano i nostri pensieri e le sue vie sovrastano le nostre vie (Isaia 55,8).
E allora cosa è giusto fare, quando il Signore ci chiede qualcosa? Fare quello che ha fatto Matteo: alzarsi e seguirlo. Alzarsi è la risposta dell’entusiasmo, è la scintilla iniziale, ed è necessario che ci sia. Ma non basta: una volta alzati è necessario seguirlo. Per seguire il Signore, per fare la sua volontà, è necessaria, dopo la decisione iniziale, la perseveranza: seguirlo quando la strada è piana e quando è in salita, quando c’è bel tempo e quando piove.
Chiediamo al Signore la grazia di sapergli rispondere con entusiasmo e di darci la forza di perseverare sulla via che ha tracciato per noi.

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