L’esorcista Bamonte: “Padre Amorth ha fatto riscoprire la sofferenza dei tribolati dall’azione straordinaria del demonio”

L’esorcista Bamonte: “Padre Amorth ha fatto riscoprire la sofferenza dei tribolati dall’azione straordinaria del demonio”

IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE ESORCISTI: “SUL PIANO TEORICO, MORALE E SPIRITUALE FUI INIZIATO AL MINISTERO ESORCISTICO PROPRIO DA DON GABRIELE AMORTH”

A cura di Angelica La Rosa

«Ho conosciuto don Gabriele inizialmente mediante il suo celebre volume: “Un esorcista racconta”; in un secondo momento, anche incontrandolo personalmente. Ero stato ordinato sacerdote da appena un mese (8 settembre 1990) e il mio Superiore generale – avendo notato da tempo in me una particolare sensibilità alla pastorale della liberazione delle persone soggette all’azione straordinaria del demonio, come anche alla prevenzione dei danni dell’occultismo nel popolo di Dio – mi presentò a don Gabriele nell’ottobre del 1990. Egli fu ben lieto di trovare in me tale attitudine e mi diede degli opportuni consigli. Essendo stato ordinato da appena un mese, mi disse che nessun Vescovo avrebbe mai dato a un novello sacerdote la licenza di svolgere il ministero dell’esorcismo; ma, se avessi dimostrato di condurre una buona ed equilibrata vita sacerdotale, certamente la Divina Provvidenza avrebbe indotto qualche Vescovo, con il previo consenso dei miei superiori, ad affidarmi tale ministero. Cosa che avvenne effettivamente anni dopo, nel 2004».

Così ha ricordato il suo primo incontro con Padre Gabriele Amorth – il celebre esorcista della Diocesi di Roma ritornato alla Casa della Santissima Trinità esattamente cinque anni fa, il 16 settembre del 2016 – padre Francesco Bamonte, religioso dei Servi del Cuore Immacolato di Maria e presidente dell’Associazione internazionale esorcisti (AIE), che fu “sul piano teorico, morale e spirituale” fu iniziato al ministero esorcistico proprio da don Gabriele Amorth.

Intervistato da FAMIGLIA CRISTIANA (vedi qui) l’esorcista Bamonte ha ricordato che «Don Gabriele Amorth fu senza dubbio uno strumento di cui Dio si è servito per far riemergere, nella pastorale ordinaria della Chiesa, tutto ciò che riguarda la prassi esorcistica […] la necessità di far riscoprire alla Chiesa la presenza di una sofferenza nascosta, tante volte incompresa, proprio perché non conosciuta: la sofferenza dei fedeli tribolati dall’azione straordinaria del demonio. [… Padre Amorth…] era solito paragonare la celebrazione esorcistica ad un’operazione chirurgica, per la quale è necessaria non solo la conoscenza teorica, ma anche quella esperienziale. In don Gabriele la conoscenza esperienziale era anzitutto esperienza di Dio: lo stesso sacramentale dell’esorcismo, di fatto, è un’esperienza di Dio, che può sfociare in una vera e propria esperienza mistica. […Don Amorth…] ha sempre insegnato che la liberazione definitiva e stabile dall’azione straordinaria del diavolo è frutto e conseguenza della conformazione dell’uomo a Cristo, mediante la generosa assunzione della duplice “intenzionalità” dell’amore: verso Dio e verso il prossimo».

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