Maria, nuova Eva e Corredentrice, ci viene data da Gesù per madre
AI PIEDI DELLA CROCE SI CONSUMÒ IL MISTERO DELL’ADDOLORATA
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
L’apostolo Paolo scrive a Timoteo come comportarsi nella casa di Dio, che è la Chiesa. Gli dà i criteri per scegliere i ministri, in particolare i vescovi e i diaconi e come trattarli.
La santità si addice alla “Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità” (1Tim 3,15). Si tratta della verità salvifica, incentrata sulla morte e risurrezione di Cristo e sulle cose da lui insegnate, trasmesse dai suoi discepoli, tra cui Paolo stesso.
Ad essi è stato affidato il “mistero della pietà”: come Dio salva noi miseri peccatori in Cristo suo figlio: “egli fu manifestato in carne umana e riconosciuto giusto nello Spirito, fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, fu creduto nel mondo ed elevato nella gloria” (v.16).
L’Apostolo in pochi tratti, presi da un inno liturgico, descrive la vicenda terrena di Cristo, dall’incarnazione alla ascensione al Cielo. Di questa verità salvifica, destinata a tutte le genti, unica depositaria è la Chiesa del Dio vivente, la comunità dei credenti in cui abita quel Dio che dà la vita a tutti i viventi. Fuori di Lui, imperversa la morte.
Ai piedi della croce si consumò il mistero dell’Addolorata: la spada del dolore più grande trafisse il cuore della Madre, unito più di qualunque altro al cuore del Figlio.
Maria, nuova Eva, diviene la Corredentrice e Gesù ce la dà per madre: “Donna, ecco tuo figlio… Ecco tua madre”.
Parto ben doloroso per la Vergine; ma lo stuolo dei suoi figli redenti non si può contare!
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