Ecco qual è la prossima mossa degli USA…
STOP AFGHANISTAN. AVANTI UCRAINA?
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Di Diego Torre
Lo ha detto troppe volte perché non sia vero: agli Stati Uniti dell’Afghanistan non gliene frega niente! Little Joe non sa più come dire la verità vera, pur fra i tanti contorsionismi a cui è obbligato nel tentativo (non riuscito) di salvare la faccia. Ci hanno speso troppi soldi e troppo sangue!
Il loro obbiettivo era l’eliminazione del terrorismo, appena derubricata dal generale Frank McKenzie, capo dello Us Central Command, a quella del solo Bin Laden. I terroristi infatti hanno dimostrato di essere più vitali che mai, uccidendo ancora gli ultimi 13 soldati americani; e ritorna inoltre sulla scena Amin ul-Haq, che dello stesso Osama fu capo della sicurezza. E sono rogne pure per i talebani!
Che ne sarà di quel popolo? Evidentemente non interessa al gigante americano che lo lascia nei guai, così come ci lascia i suoi alleati europei e gli stati limitrofi, alle prese con un’onda migratoria di terribile portata. I suoi interessi sono evidentemente altrove. E anche questo Biden l’ha detto chiaramente parlando di sfida con Cina e Russia.
Aveva già dichiarato a giugno il pimpante presidente americano: “Penso che abbiamo grandi opportunità di lavorare strettamente insieme con la Ue e con la Nato. C’è un travolgente interesse degli Usa ad avere ottimi rapporti con la Nato e con la Ue in modo differente rispetto al mio predecessore”.
Gli aveva fatto eco un entusiasta Charles Michel, presidente del Consiglio europeo: «L’America è tornata sulla scena globale ed è una bella notizia per gli alleati e per il mondo. Non vediamo l’ora di affrontare insieme importanti sfide». Ma ad agosto gli alleati europei non sono stati affatto consultati e l’evacuazione statunitense si è concretizzato in una fuga spudorata. Così commenta l’ex primo ministro britannico Theresa May: «La nostra intelligence era davvero così scarsa? La nostra comprensione del governo afghano era così debole? Le nostre conoscenze sul campo erano così inadeguate?… pensavamo solo di dover seguire gli Stati Uniti e sperare in bene?»
Vedremo nell’immediato futuro quali siano i nuovi obiettivi statunitensi. E’ di qualche giorno fa un incontro di Biden con il presidente dell’Ucraina, preparato da tempo dai ministri degli esteri, Blinken e Kuleba.
In un recente editoriale per il Washington Post, Biden aveva spiegato: “Siamo uniti per affrontare le sfide della Russia alla sicurezza europea, a partire dalla sua aggressione in Ucraina, e non ci saranno dubbi sulla determinazione degli Stati Uniti a difendere i nostri valori democratici, che non possiamo separare dai nostri interessi“.
Nei giorni scorsi ha replicato riaffermando che gli Stati Uniti restano “fermamente impegnati” a favore “della sovranità e dell’integrità territoriale” dell’Ucraina di fronte all’ “aggressione russa”; e giù “un nuovo pacchetto di assistenza da 60 milioni di dollari”.
Chiaro allora quale è la prossima mossa degli USA? Soldi e armi all’Ucraina in funzione antirussa, ancora più di prima, … ma sempre per promuovere la democrazia! E poi? Speriamo che fra le importanti sfide che il presidente del Consiglio europeo Charles Michel non vedeva l’ora di affrontare insieme, non ci sia un bel conflitto, magari attraverso terzi, con la Russia.
La promozione della democrazia a regia USA fa ormai francamente paura; non solo ai nemici ma anche agli amici. Forse in Ucraina non se ne sono resi ancora conto; dovrebbero chiedere agli afgani.