Giudice accetta l’efebofilia. Un 14enne ha sposato una maggiorenne
LA PEDOFILIA (IN QUESTO CASO EFEBOFILIA) È LEGALIZZATA!
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Di Angelica La Rosa
La Colombia ha dichiarato valida l’unione coniugale di fatto tra adolescenti e adulti senza il permesso dei genitori.
La Camera Civile della Corte Suprema di Giustizia della Colombia ha dichiarato, nel caso specifico, appropriata e valida, l’unione matrimoniale e l’unione patrimoniale tra un adolescente e una donna maggiorenne.
L’Alta Corte ha indicato nella decisione che ai giovani di età compresa tra 14 e 18 anni non è impedito di formare un’unione libera né hanno bisogno del permesso dei genitori.
Il documento della Corte afferma che “la volontà responsabile di formare l’unione matrimoniale sorge di fatto e il consenso dei suoi protagonisti appare implicito. E se la sua costituzione non fosse soggetta a procedure pregresse, non esisterebbe alcuno scenario per richiedere e compilare una approvazione dei genitori”.
La decisione ha riguardato il caso di un adolescente (oggi maggiorenne) e una donna. Avevano iniziato una relazione sentimentale quando lui aveva 14 anni e lei era già maggiorenne. Il loro periodo di convivenza era avvenuto tra il 2007 e il 2012 ed avevano avuto anche un figlio. La donna, mesi dopo, era morta.
Dopo questi eventi, la Corte ha avallato l’unione coniugale tra l’adolescente e la donna maggiorenne.
L’Alta Corte ha ricordato diversi articoli del codice civile come il 118 e il 140, in cui si afferma che gli under 18 e gli over 14, siano essi uomini o donne, “non possono sposarsi senza l’espressa autorizzazione, per iscritto, dei genitori” però per questa Corte, la capacità di vincolare e di assumersi responsabilità per coloro che si sposano o iniziano un’unione coniugale a partire dall’età di 14 anni, “diviene ragionevole in virtù della progressività delle facoltà morfologiche, fisiche, mentali e di discernimento degli adolescenti, per l’apprendimento dinamico e la crescita, la scoperta del mondo, da ‘minori maggiorenni’, per unire direttamente l’esercizio di diritti e doveri in relazione alla formazione di una famiglia”, si legge nella sentenza.
La Camera civile avverte inoltre che “l’ordinanza consente ai ‘minori maggiorenni’ esplicitamente di riunirsi e formare una famiglia e di assumersi le responsabilità del caso, motivo per cui, in relazione a questi, non può essere invocata per sola circostanza l’inefficacia dell’unione coniugale di fatto o del matrimonio che contraggono”. Benvenuti nella legalizzazione della pedofilia, o per dire, efebofilia.
Jesús Magaña, presidente della piattaforma pro-vita e pro-famiglia Unidos por la Vida, ha avvertito dei gravi pericoli insiti nella decisione del tribunale.
Parlando con ACI Prensa Magaña, ha dichiarato: “Vediamo davvero con grande preoccupazione come i tribunali, in questo caso la Corte Suprema, abbiano iniziato a legiferare. Questo è il punto serio: stanno creando e inventando diritti e ignorando la legislazione esistente. Abbiamo qui una situazione critica che tutti capiscono facilmente: un quattordicenne non ha tutti gli strumenti o la maturità psicologica o fisica per impegnarsi in opzioni di vita permanenti, come formare una famiglia”.
Magaña ha avvertito che la sentenza “apre anche una porta molto critica e molto pericolosa, ovvero che i ragazzi di 14 anni possono avere rapporti con gli adulti. Alla fine questo potrebbe creare il pericolo di relazioni pedofile”.
Per Magaña, la sentenza della Corte Suprema riflette una mancanza di aiuto e preoccupazione per i minori, poiché “sono lasciati esposti a una decisione che può essere presa sotto pressione o senza informazioni sufficienti e che influenzerà il resto della loro vita”.
Magaña ha detto che “aggirare il diritto dei genitori alla potestà genitoriale in questa materia è molto grave perché per alcune cose lo Stato richiede ai genitori di esercitare la loro autorità e quindi chiede loro di essere responsabili per le azioni dei loro figli”. Ci ritroveremo nella situazione “che un giovane di 14 anni non può guidare ma potrà mettere su famiglia. Non può nemmeno comprare una birra al negozio perché è minorenne ma potrà mettere su famiglia. Sono tante le attività a cui un minore di 18 anni non può accedere, ma secondo i giudici potrà mettere su famiglia”, ha precisato il leader di Unidos por la Vida.
In effetti la sentenza che consente ai minori di convivere o sposare adulti è una contraddizione, un’assurdità e una visione ideologica da parte di questi giudici della Corte Suprema della Colombia.
Parlando alla rete televisiva colombiana Caracol lo psichiatra infantile Álvaro Franco ha spiegato che gli adolescenti di 14 anni non sono abbastanza maturi per sposarsi, accettare di convivere o mettere su famiglia. “A questa età, chiaramente, non c’è la completa maturità del sistema nervoso né, quindi, della personalità, cioè cambia molto frequentemente. Cambi il tuo partner, cambi la tua opzione di carriera”, ha sottolineato lo specialista.