Un’israelita, in cui non c’era falsità, che si fece scorticare vivo per Gesù

Un’israelita, in cui non c’era falsità, che si fece scorticare vivo per Gesù

FESTA DI S. BARTOLOMEO APOSTOLO

Di Padre Giuseppe Tagliareni

La Chiesa, Città di Dio, è fondata su “dodici basamenti” (Ap 21,14), che sono gli Apostoli scelti e consacrati da Gesù; per questo non può crollare. Dopo Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni, Gesù chiamò Filippo, dicendogli: “Seguimi!”. Egli incontrò l’amico Natanaele (Bartolomeo) e gli parlò di Gesù: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nazareth” (Gv 1,45). Egli scettico rispose: “Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?” (v.46). L’altro tagliò corto: “Vieni e vedi!” e lo portò da Gesù, che appena gli fu vicino disse: “Ecco un israelita in cui non c’è falsità” e gli rivelò di averlo visto quand’era sotto il fico.

Natanaele sbalordito esclamò: “Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!” (v. 48). È la stessa fede di Pietro e degli altri apostoli, su cui Gesù edificò la sua Chiesa, né ci può essere altro fondamento. Gesù promise: “Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio del l’uomo” (v.51). Nessun altro può aprire il cielo.

S. Bartolomeo si fece scorticare vivo per Gesù, mentre sulla cattedra della menzogna c’è chi dice che non c’è bisogno di fare proseliti, perché ogni religione è buona.

Ma è detto che solo su Gesù è aperto il Cielo, quindi sugli altri è chiuso. Se non si riconosce che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, come si potrà entrare nel Regno di Dio, di cui solo Pietro ha le chiavi!

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