Idolatrie, guerre, lotte per il potere, stragi sono amari frutti dell’infedeltà a Dio
A TUTTI È DATO DI POTER LAVORARE ALMENO UN’ORA NELLA VIGNA DI DIO E LAUTA SARÀ LA RICOMPENSA
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Gedeone, favorito da Dio, con trecento uomini mise in rotta il campo dei madianiti e liberò Israele. “Allora gli Israeliti dissero a Gedeone: “Governa tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, poiché ci hai salvati dalla mano di Madian”. Ma Gedeone rispose loro: “Non vi governerò io né vi governerà mio figlio: il Signore vi governerà” (Gdc 8,22-23). Essi non avevano un re, come gli altri popoli. Gedeone ebbe settanta figli dalle sue molte mogli. Alla sua morte, uno di loro, Abimèlek, uccise tutti i suoi fratelli e si fece proclamare re dai signori di Sichem e Bet-Millo. Ma Iotam, suo fratellastro scampato alla strage, tentò di convincere i capi di non aver fatto la scelta giusta ma la peggiore: come un rovo a posto dell’ulivo o del fico o della vite, tutti fecondi di frutti preziosi, mentre il rovo non fa né frutti né ombra. E lanciò su di loro una maledizione: “Esca dai signori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimèlek!”. Idolatrie, guerre, lotte per il potere, stragi sono amari frutti dell’infedeltà a Dio, unico Signore. Ma gli uomini non capiscono.
“Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna”. A tutti è dato di poter lavorare almeno un’ora nella vigna di Dio e lauta sarà la ricompensa: la vita eterna. Chi vi ha lavorato fin da bambino, non deve ingelosirsi di chi si è convertito solo alla fine, ma esserne felice e lodare la bontà del Signore.