Altra follia: la rimozione del genere dai certificati di nascita

Altra follia: la rimozione del genere dai certificati di nascita

MEDICI AL SERVIZIO DEL TOTALITARISMO DEL NUOVO ORDINE MONDIALE TRANSUMANO

Di Angelica La Rosa

La degenerazione della civiltà occidentale sta raggiungendo livelli che rasentano il grottesco. L’ultimo gradino di questa scala verso l’abisso è stato percorso dall’American Medical Association (AMA) che chiede la rimozione del genere dai certificati di nascita civili.

Si avete letto bene! L’AMA chiede di eliminare il sesso come designazione legale nella parte pubblica dei certificati di nascita. Richiederlo, affermano, “può portare a discriminazioni e a un onere inutile per le persone la cui attuale identità di genere non corrisponde alla loro designazione alla nascita, in particolare quando si iscrivono a scuola, alle competizioni sportive, quando adottano, si sposano o richiedono documenti personali”.

“Assegnare il sesso usando variabili binarie nella parte pubblica del certificato di nascita non riconosce lo spettro medico dell’identità di genere”, ha detto il dottor Willie Underwood III, uno degli autori del rapporto, “e può essere usato per discriminare”.

Il Dr. Jeremy Toler, delegato per GLMA: Health Professionals Advancing LGBTQ Equality, da parte sua ha affermato che “i transessuali, le persone di genere non binario e gli individui con differenze nello sviluppo sessuale possono essere visti negativamente per l’etichetta del sesso sul certificato di nascita. Purtroppo, continuiamo a vivere in un mondo in cui, in molti casi, non è certo che il genere di una persona vari dal sesso assegnato alla nascita”, ha sostenuto Toler.

La delegata della California, la dott.ssa Sarah Mae Smith, parlando a nome della sezione medica delle donne, ha affermato che rimuovere la designazione del sesso è importante per muoversi verso l’uguaglianza di genere. “Dobbiamo riconoscere che il genere non è un binario, ma uno spettro. Forzare i nostri pazienti a passare attraverso numerosi passaggi amministrativi per identificarsi come chi sono in base a un sesso assegnato alla nascita, principalmente ai genitali, non solo non è necessario, ma è attivamente dannoso per la loro salute”. Inoltre ha dichiarato che il rapporto, nella parte pubblica del certificato di nascita, menzionava la razza dei genitori di una persona e tali informazioni a volte portavano a discriminazioni.

“Allo stesso modo” (Sic!), ha affermato la dottoressa, “le informazioni sul sesso assegnato alla nascita vengono utilizzate per minare i diritti dei nostri pazienti transgender, intersessuali e non binari”.

Anche la dottoressa Arlene Seid, delegato supplente dell’American Association of Public Health Physicians, ha affermato che la risoluzione protegge i dati “senza la discriminazione”.

L’unica voce, ragionevole, e fuori dal coro transgender, è stata quella del dottor Robert Jackson, delegato supplente dell’American Academy of Cosmetic Surgery, che si è espresso contro la misura. “Noi, come medici, dobbiamo riferire con precisione. Durante la carriera medica e la formazione nella specialità, dovremmo delegare tutti i risultati fisici del paziente che stiamo trattando. Credo che quando nasce il bambino ha caratteristiche fisiche, siano esse maschili o femminili, e penso che questo dovrebbe essere reso pubblico”.

In conclusione, la principale associazione medica americana si è messa al servizio di un’ideologia che ignora completamente la scienza medica, la biologia, il diritto naturale e il buon senso, sostenendo che il disturbo noto come disforia di genere non solo vada normalizzato ma che bisogna colpire l’intera popolazione attraverso i documenti legali elementari come i certificati di nascita.

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