L’Arcivescovo Pennisi: “incendiare è un peccato gravissimo, contro Dio e gli uomini”
“L’ASSUNTA CI INVITA A GUARDARE AL CIELO CON I PIEDI PIANTATI SULLA TERRA. CI RICORDA CHE SIAMO CHIAMATI ALLA VITA ETERNA, CI PORTA A DIO E AL TRASCENDENTE”
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Di Bruno Volpe
La Sicilia arde per gli incendi e il caldo alla pari di altre regioni. Le parti maggiormente colpite della Trinacria sono il catanese, il siracusano e il palermitano. Il nostro sito ha intervistato monsignor Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale (Palermo) che ha anche redatto sul punto un lungo ed articolato documento.
Eccellenza Pennisi, ancora una volta incendi. Come si spiegano?
“Purtroppo è una piaga che si verifica ogni anno. Certo, può essere il caldo, non lo metto in dubbio. Ma esiste la mano degli uomini, si possono fare molte ipotesi. Io non ho prove per accusare nessuno, si pensa a chi vuole speculare sul fotovoltaico o ai pastori. E’ presto per incolpare. La cosa sicura è che chi ha commesso questo, se lo ha fatto, ha compiuto un reato, ma anche un peccato gravissimo contro Dio e gli uomini, penso alla bellezza del Creato”.
Che fare?
“Maggior prevenzione. Non basta solo in estate, ma durante tutto l’anno, curare bosco e sottobosco e la politica dovrebbe coordinare le forze”.
Qualcuno parla di legami con la mafia…
“Gli incendi, così come dimostrano le cronache, sono un fatto globale, basti guardare alla Grecia o agli Stati Uniti e Nord Europa. Parlare di mafia perché gli incendi avvengono in Sicilia o di camorra se accadono in Campania non ha senso. Si tratta di un evento globale”.
Domenica prossima festa dell’ Assunta, quale il suo significato?
“L’Assunta ci invita a guardare al Cielo con i piedi piantati sulla terra. Ci ricorda che siamo chiamati alla vita eterna, ci porta a Dio e al trascendente”.
Un messaggio di speranza…
“Certamente. La Madonna ci dice che nonostante le sofferenze e le tribolazioni, il bene vincerà sul male. Lo leggiamo nel brano dell’Apocalisse della messa. Un messaggio attuale in un momento storico tanto travagliato nel quale abbiamo bisogno di fiducia”.